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ESCLUSIVA – DOTTOR LUIGI AMORE: TRAVERSIE DI ZUNIGA PREVEDIBILI. CHE ATLETA GHOULAM

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il 22 Feb 2014, 12:08
Pubblicato in Copertina, ESCLUSIVE, IN EVIDENZA. RSS 2.0
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gigi-amoreUn’altra frenata per Zuniga. Il dolore al ginocchio non è ancora andato via e quindi il colombiano potrebbe non rispettare il piano di rientro dello staff medico che prevedeva per la prossima settimana il rientro nel gruppo. Zuniga, quando si è sottoposto all’intervento chirurgico, doveva saltare sei partite, stando ai tempi di recupero annunciati il 21 ottobre scorso, giorno del suo intervento al ginocchio destro in artroscopia da parte del professore Mariani a Villa Stuart a Roma. E invece, il piano è saltato. Completamente. Cinque mesi di stop. Più di mezza stagione out. E nessuna certezza sui tempi di recupero.

Per indagare su questo misterioso caso e sui tanti infortuni subiti in casa Napoli, abbiamo intervistato in esclusiva il dottor Luigi Amore, ex preparatore atletico della squadra azzurra per ben quattro anni, dal 2000 al 2004.

Dottor Amore, come mai tutti questi infortuni nel  Napoli? Colpa della preparazione atletica forse un po’ blanda di Benitez a detta di alcuni o cos’altro?

Gli infortuni del Napoli sono tutti da trauma. Grossi infortuni dovuti a preparazione fortunatamente non ce ne sono. C’è stato Hamsik che ha avuto una contusione, la stessa cosa anche Beherami. Invece gli altri due infortunati Mesto e Zuniga sono infortuni particolari. Mesto ha subito una rottura del legamento crociato anteriore da trauma, mentre Zuniga ha fatto una  meniscectomia che si portava avanti da anni con conseguente condropatia, ovvero una riduzione della cartilagine. Quindi sono tutte problematiche diciamo di tipo quasi cronico conseguenti a vecchi traumi o a traumi recenti. Per quanto riguarda l’aspetto di lesioni dovute a cattiva preparazione fortunatamente a me sembra che le cose vadano abbastanza bene, tranne l’infortunio muscolare che ebbe ad inizio stagione Higuain e l’infortunio che ha subito  recentemente Reveillere, ma grossi infortuni muscolare il Napoli non ne ha avuti”.

Non si parla di cattiva preparazione, ma di diversa preparazione rispetto alle abitudini del campionato italiano…

Che Benitez faccia una preparazione diversa è sicuro, nel senso che il mister si attiene molto alla preparazione che si fa sia in Inghilterra che in Spagna. Una preparazione fatta con la palla, lavori ad alta intensità, ma solo lavori con la palla. Non si fa molto lavoro a secco, quello che si faceva in passato e ancora oggi in molte società di calcio italiane e in modo particolare di lavorare con attrezzature per fare resistenza. Questo Benitez lo fa molto, molto meno preferendo lavare tutto con la palla e ad alta intensità. Questa però è una tipologia di allenamento che è molto utilizzata sia in Inghilterra sia in Spagna, dove in Inghilterra per esempio ci sono una serie di partite consecutive anche superiori a quelle che si fanno in Italia e grossi problemi non se ne hanno. Si potrebbe pensare che ci possa essere un problema sulla resistenza, quindi sulla fase finale del campionato la squadra potrebbe risentire di qualcosa. Però fino ad oggi il Napoli ha dato prova di esserci, dal punto di visto fisico se si esclude la partita con l’Atalanta dove a mio avviso c’è stato un cattivo approccio più psicofisico che fisico. L’approccio mentale con l’Atalanta è stato sbagliato, ma grossi cali fisici mi sembra che il Napoli fortunatamente non li abbia avuti. Ce lo dimostra anche la partita fatta con la Roma sia all’andata che al ritorno: all’andata il Napoli è venuto fuori nel secondo tempo, una squadra in difficoltà fisica non viene fuori nel secondo tempo”.

 Possiamo dire in linea generale che una preparazione che punta più sulla freschezza e sulla velocità che sulla forza possa causare non solo infortuni muscolari ma anche traumatici?

Beh ad esempio  il crociato anteriore potrebbe essere uno dei traumi che possono derivare da una cattiva gestione della forza tra antagonisti  e agonisti, però in realtà abbiamo un solo caso di crociato anteriore. Devo dirti in realtà il lavoro che fa Benitez non è un lavoro dove non si fa forza,  attenzione. Si fa forza in maniera diversa, si fa forza lavorando sul campo. E’ un lavoro che si ispira maggiormente alla velocità, si fa forza con delle metodiche diverse rispetto a come si faceva prima. Non si utilizzano apparecchiature a secco, si fa forza lavorando riproducendo quando più è possibile la tipologia di gioco che si esercita sul campo”.

Cosa è successo con Zuniga, qualcuno ha sbagliato?

Quello di Zuniga è un infortunio legato ad un problema del menisco, il quale aveva una lesione discale che si portata da parecchio tempo e quindi giocandoci su ovviamente si è avuto un consumo abnorme della cartilagine e questo chiaramente allunga di parecchio i tempi di recupero. Sinceramente non mi sento di dire che qualcuno ha sbagliato anche se probabilmente andava forse gestito prima, consigliato prima. Però, poi nessuno può costringere un giocatore a fare un intervento chirurgico”.

Come lo vedi il Napoli, ti piace il modo di interpretare il calcio di Benitez?

Benitez è un  grande allenatore! Purtroppo credo che all’inizio dell’anno non aveva una squadra con elementi adatti al modulo di gioco, al tipo di calcio che lui propone. Nel senso che Benitez gioca con il 433 o con il 4231 e per fare questo ha bisogno di due esterni di difesa che abbiano caratteristiche diverse rispetto ai giocatori che aveva all’inizio. Calciatori, cioè, che sappiano fare bene le due fasi: quella passiva e quella attiva. I nostri esterni erano terzini che potevano fare la fase offensiva, ma poco la fase difensiva e questo chiaramente ha causato dei problemi. Oggi va un po’ meglio con questo nuovo giocatore, Ghulam che è fisicamente molto forte. Per inciso ti dico che dai test atletici che ha fatto quando è arrivato a Napoli è risultato il migliore di tutti dal punto di vista atletico e lo ha dimostrato anche in queste due o tre partite che ha fatto. Non a caso il gol contro il Sassuolo è venuto fuori da un cross suo con un gesto atletico importante ricordiamo che la palla stava andando fuori. Credo che con questi piccoli aggiustamenti ora va meglio, naturalmente non siamo ancora al top, è ancora una squadra da completare”.

A gennaio palla a De Laurentiis quindi…

Rosa Ciancio



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