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IL PERSONAGGIO – BLERIM DZEMAILI, IL PESO DEI RINCALZI

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il 17 Dic 2013, 12:49
Pubblicato in Copertina, IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA, IN EVIDENZA. RSS 2.0
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Voglio Napoli e sono pronto a qualsiasi cosa!“  La manifesta volontà e l’ entusiasmo di vestire la maglia azzurra da parte di Blerim Dzemaili fanno sì che nel luglio del 2011, nonostante gli impedimenti causati dalla Nike, spdzemailionsor tecnico del giocatore, egli approdi a Napoli realizzando il suo sogno di giocare in un top team. Volere è potere dunque,  ed il giocatore ex Bolton, Torino e Parma, non potendo indossare la sua abituale casacca numero 10 che a Napoli è un sacro cimelio, si accontenta della 20 e si mette a disposizione di Walter Mazzarri che nel suo periodo napoletano sovente lo ha impiegato, spesso anche affidandogli la maglia da titolare. Albanese di nascita e svizzero d’ adozione Dzemaili dimostra di essere un buon centrocampista d’ interdizione, efficace sia in fase di contenimento che di appoggio ed in grado di organizzare il gioco in entrambe le direzioni. Si integra bene negli schemi dell’ allenatore toscano in cui attraverso gli inserimenti può anche dar sostanza alle manovre d’ attacco, riuscendo ad andare talvolta a segno soprattutto col tiro dalla distanza, sua peculiarità, e risultando spesso decisivo ai fini del risultato. Memorabile in tal senso la tripletta del 30 marzo 2013 a Torino contro la sua ex squadra granata che consegnò 3 importantissimi punti al Napoli e considerevole l’ apporto dell’ elvetico nelle ultime giornate dello scorso campionato in cui il suo periodo di strepitosa forma si contrappose alla fiacchezza di alcuni dei  compagni di squadra più impiegati nell’ arco della stagione, e si rivelò determinante per il raggiungimento degli obiettivi della squadra partenopea. Con il cambio di guardia sulla panchina azzurra trova inizialmente delle difficoltà relativamente al cambio di modulo, egli stesso dichiara che nel centrocampo a 2 voluto da Benitez il suo compito principale diventa quello di sostenere la fase difensiva limitando la sua innata propensione all’ attacco, cosa che ovviamente, essendo egli un giocatore dotato di determinate caratteristiche offensive, non sempre gli riesce. Nelle ultime due partite di campionato, quelle casalinghe contro Udinese ed Inter, il tecnico spagnolo, un po’ per il turnover e un po’ per premiare la sua crescita, lo ha schierato dal 1° minuto alternandogli affianco i suoi connazionali Behrami e Inler e Blerim si è fatto trovare pronto andando anzi tutto a segno in entrambe le occasioni e dimostrando di acquisire sempre di più la mentalità giusta per poter dire la sua nel Napoli spagnolo. Nel posticipo della 16° giornata in particolare, gara che lo contrapponeva alla squadra allenata dal suo ex mentore Mazzarri, lo svizzero si mette in evidenza attraverso un’ autorevole prestazione sia in fase di copertura che in fase di costruzione del gioco e interviene in 2 dei quattro gol realizzati dalla squadra partenopea: suo è l’ appoggio a Mertens in occasione del raddoppio azzurro e suo è il 3° gol in cui egli, approfittando di un rinvio corto del portiere avversario, riesce a concludere a rete dimostrando freddezza e lucidità. Alla fine del match egli risulta tra i migliori in campo stavolta associando alla gioia per la realizzazione personale la soddisfazione per i tre punti. Blerim Dzemaili non è certo un top player e non possiede la continuità di rendimento che contraddistingue ad esempio giocatori come Valon Behrami, ma è un buon elemento che, considerando anche la sua personalità e il suo spessore umano, potrebbe risultare valido per il futuro di una squadra che ambisce a grandi traguardi e che dichiara di voler competere su più fronti.

Tilde Schiavone



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