IAVARONE: “NAPOLI, UNA VITTORIA PALPITANTE CHE STIMOLA BENITEZ E DE LAURENTIIS”
.Toni Iavarone, noto giornalista sportivo, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Il Napoli ha vinto, evviva il Napoli. Nello sfizio di una notte comincia, si consuma e s’esaurisce l’eterno duello con la Juventus. Questa vittoria è palpitante, presenta una squadra impeccabile per metodo e impegno. Ma mostra pure un’altra squadra (la Juventus) che sarà pure una corazzata nei mari della serie A però imbattibile non è: da qui il netto 2-0. C’è infine un altro dato che emerge, forse il più importante: c’è tanta differenza di punti (17) e organici tra Napoli e Juventus? La partita del San Paolo dimostra il contrario, tuttavia qui i fatturati non c’entrano, sono dissertazioni ragionieristiche. In altre parole è vero tutto e il contrario di tutto, come nella finanza creativa. Il Napoli nella sua foga vincente ha più semplicemente dimostrato, a suo discapito, di avere sì una forza enorme ma di averla accantonata nei momenti cruciali della stagione, in Champions, come in Europa League e in campionato contro i team di piccolo e medio cabotaggio. Ecco che la bellissima notte contro la Juventus, la marcia trionfale suonata in faccia ai prossimi campioni d’Italia, purtroppo non cambierà di un puntino la stagione delle due squadre: la Juventus s’avvia a vincere un altro scudetto, la squadra di Benitez continuerà a guardare da lontano gli avversari di sempre. Il rammarico e la rabbia per le occasioni perdute restano, malauguratamente, ai tifosi. Perché quello tra Napoli e Juventus è un gap che solo certa letteratura giornalistica riesce a spiegare con super prestazioni della squadra di Conte, con abissi incolmabili e altre complesse elucubrazioni mentali, come la rivoluzione tattica e di uomini in atto (sic!). Che dire? E la Roma? Perché essa è riuscita a tenere testa, nel bene e nel male, alla Juve. Le distanze si misurano, non si raccontano e neppure si interpretano. Sono stabilite dai numeri. E questo Napoli è travolto da se stesso e dalle occasioni perdute più che dalle cifre. Tuttavia il club è soddisfatto, il presidente pure e i presunti esteti pure. Come andare alla guerra senza sparare un colpo e dire poi che la ritirata è stata la vera vittoria. De Laurentiis continua a tollerare che si voli a mezz’aria, non lo spaventavano i tormenti di molti suoi tifosi. La bancarella errante delle promesse ha portato la fuga dalla Champions, dall’Europa League e poi dal secondo posto. Invece sarebbe meglio fuggire quanto prima da vittorie inutilmente belle come accaduto al San Paolo, troppo simili a quelle di un Napoli ottocentesco, al quale bastava battere la Juventus per chiudere il campionato e dirsi soddisfatto. Quindi chiediamoci subito dopo questo 2-0, dove va il Napoli? Qual è il suo piano industriale? Continuerà a sentirsi a decine di punti dalla Juve e fuori dalla Champions, o programmerà un campionato di vertice assoluto e un ritorno nella prima coppa europea? Quali politiche tecniche dovrà eseguire? Di quali altri acquisti ha bisogno per essere competitivo? Il progetto ricomincia o è stato sospeso o peggio ancora coperto dal parolaio degli annunci? Domande che chiedono risposte chiare e responsabili. Perché questa serata di sogni e illusioni, irrita più che addolcire. Carissimi De Laurentiis e Benitez, ogni opportunità ha in se una data di scadenza. Quando sarà rispettata?”.