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OBIETTIVO NAPOLI – AZZURRI ANCORA GRANDI CON LE GRANDI TRA LE MURA AMICHE

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il 30 Mar 2014, 23:36
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Mertens_DMF_6892 Napoli-Chievo 25/1/14 Foto De MartinoCi sono determinate partite che il Napoli gioca tra le mura amiche in cui la bella prestazione è quasi scontata. Questa sera, contro la Juve, gli azzurri non hanno disatteso le aspettative, disputando una delle miglior gare della stagione.

Tra l’esultanza e la soddisfazione, emerge però un interrogativo: perché il Napoli in quest’annata non è riuscito a proporre con più costanza prestazioni del genere? La risposta ovvia è che in queste partite i giocatori riescono a mettere in campo stimoli ulteriori, una determinazione maggiore supportata dal clima che si viene a creare in città e che poi si respira nello stadio nell’arco di tutto il match. Questo però è il motivo per cui gli azzurri riescono a produrre ottime prestazioni nei match di cartello, per così dire, ma ciò non spiega le difficoltà incontrate in tante altre gare apparentemente più abbordabili. Questo è l’aspetto su cui Benitez, insieme alla società, dovranno lavorare in vista della prossima stagione.  Chiusi praticamente tutti i giochi per questo campionato, con terzo posto in cassaforte e Roma quasi imprendibile, visti i potenziali dodici punti di vantaggio, il Napoli dovrà sforzarsi di trovare il modo per acquisire quella maggiore concretezza, compattezza e continuità che nella prossima stagione consentirebbero di fare il decisivo salto di qualità. Chiunque però avesse visto gli azzurri giocare solo stasera, avrebbe tranquillamente pensato che la squadra partenopea fosse già matura e completa così com’è. In effetti l’undici di Benitez stasera è stato quasi perfetto in tutte le fasi. Il primo tempo è stato da manuale del calcio, con la squadra bianconera rinchiusa per gran parte nel tempo nella propria metà campo, costretta ad un passivo tentativo di tenere a freno l’incedere partenopeo. Tenendo costantemente il pallino del gioco nelle proprie mani, il Napoli ha fatto gioco costruendo rapide azioni palla a terra, che trovavano spesso sbocco sulle fasce laterali. Da una parte Insigne è stato un incubo per Caceres, che non è mai riuscito a trovare i tempi e i modi per frenarne l’incedere, dall’altra parte Callejòn è stato sempre puntuale negli inserimenti alle spalle del terzino avversario, facendosi sempre trovare pronto anche per concludere le azioni costruite dai compagni, come in occasione del primo gol. Ottimo è stato anche l’appoggio dei terzini, bravi sia a dare sostegno agli esterni d’attacco, sia a farsi trovare pronti in fase di chiusura. E proprio il lavoro in fase di non possesso è stato un ulteriore fattore vincente della partita di stasera. Il Napoli ha infatti gestito in maniera ottimale la tenuta difensiva, proponendo una grande intensità in mezzo al campo e tenendo la retroguardia sempre compatta e molto concentrata in tutte le situazioni. Grande sostegno lo hanno dato i terzini, come detto, soprattutto Henrique, sempre bravo a stringere facendo talvolta anche da centrale aggiunto. Ma prezioso è stato anche il lavoro degli esterni offensivi, Callejòn e Insigne, costantemente pronti a sacrificarsi e a rincorrere fino alla propria difesa il diretto avversario. La compattezza difensiva si è fatta apprezzare anche quando, intorno alla metà della ripresa, la tenuta al centro di Inler e Jorginho è un po’ calata, consentendo alla Juventus di prendere campo e di spingersi in avanti. In quelle circostanze il Napoli ha dimostrato di saper anche soffrire, non concedendo occasioni pulite ai bianconeri.

Nel momento decisivo del match, poi, è stato bravo stavolta Benitez a leggere bene la situazione ed apportare gli accorgimenti giusti. L’ingresso di Pandev al posto di un Higuaìn non brillante è stato utile alla squadra per avere un elemento capace di tenere palla, dialogare e fare più da punto di riferimento davanti. Altrettanto fondamentale è stato l’ingresso di Mertens al posto del pur in crescita Hamsik. Il belga ha subito dato uno strappo alla gara con la sua reattività ed il suo enorme talento. Messo alle spalle della punta è stato un elemento difficile da arginare, soprattutto in fase di ripartenza. Non è un caso che la rete del raddoppio sia nata proprio da una precisa assistenza di Pandev per l’inserimento in contropiede dell’ex PSV.

Il Napoli stasera ha avuto dunque il merito di fare andare tutto bene e questo rende ancora grande il rimpianto per tutti quei punti persi nell’arco della stagione contro avversari di gran lunga inferiori. Toccherà a Benitez, come detto, il compito di rendere la sua squadra più concreta e continua in tutto l’arco della stagione. È questo che fa la differenza tra una grande squadra e tutte le altre.

 

di Eduardo Letizia



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