ESCLUSIVA – CUCCUREDDU: JUVENTUS FAMELICA
Scritto da Vincenzo Letizia il 29 Mar 2014, 10:27
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Antonello Cuccureddu (Alghero, 4 ottobre 1949), 13 presenze con la Nazionale italiana, 303 presenze e 26 gol con la Juventus, nonostante fosse un difensore, è stato intercettato in esclusiva da PianetAzzurro in vista della sfida di domenica sera tra Napoli e bianconeri.
Cuccureddu, appese le scarpette al chiodo, ha intrapreso la carriera da allenatore, recente la sua esperienza sulla panchina del Grosseto: “In questo momento sono a casa e mi godo la mia Sardegna”, queste le parole del mister, prima di iniziare la nostra chiacchierata.
Mister, un suo parere su questo campionato del Napoli e della Juventus…
“Il campionato della Juventus ormai non fa più notizia, è in testa da una vita ed ha dimostrato di essere ampiamente la squadra più forte. Il Napoli, invece, secondo me, sta facendo un grande campionato e sta cercando di avvicinare la Roma per il secondo posto. Fino alla fine, sarà questo un bel duello. Mancano ancora otto partite alla fine del torneo, ci sono ancora dei punti in palio e, al di là del cammino della Roma a cui nessuno toglie meriti, il Napoli se la potrà giocare fino all’ultimo fin quando la matematica non emetterà i suoi verdetti definitivi”.
Da dove nasce questa ferocia agonistica della Juve che non molla mai la presa anche quando l’obiettivo sembrerebbe raggiunto?
“Loro sono abituati a non mollare mai niente, conoscendo la mentalità della squadra, della società o dello stesso Conte non mi meraviglia che abbiano sempre fame di vittorie. Questo club non vuole mai perdere e questa è la caratteristica principale di una grande squadra”.
Il Napoli invece sembra palesare qualche scricchiolio, soprattutto nell’apparato difensivo.
“Qualcosa da correggere c’è, però sono convinto che sia la società che Benitez riusciranno a trovare una quadratura giusta. La squadra dispone di un ottimo centrocampo e di una fase offensiva veramente straordinaria, ma dietro lasciano un po’ a desiderare”.
Non crede che in certe partite, sarebbe forse opportuno ripiegare sul modulo 433?
“Ogni allenatore ha la propria filosofia di gioco, ma alla fine credo che siano determinanti di più la mentalità e i bravi giocatori; sono questi ultimi che ti fanno vincere le gare, non il modulo”.
Ha suggerito a Bigon di prendere dei bravi giocatori, con quali caratteristiche?
“Dipende da quello che chiederà Benitez: è chiaro però che la difesa è il punto debole del Napoli, è da lì che si costruiscono le grandi squadre; quindi credo che loro sappiano che occorra prendere un grosso difensore per rendere ancora più forte la compagine azzurra”.
Lei è stato protagonista in Nazionale, sotto la gestione Bearzot partecipando da titolare al campionato del Mondo 1978 in Argentina. Che sensazioni ha per la spedizione degli azzurri in Brasile?
“Mi auguro che l’Italia di Prandelli possa fare bella figura ai prossimi Mondiali brasiliani. Adesso c’è un po’ di difficoltà ad assemblare l’organico. Il cittì ci sta lavorando, c’è poco tempo, la qualità dei giocatori è discreta, ma non eccezionale. Le difficoltà vengono dimostrate anche dal fatto che continuiamo a convocare gli oriundi segno che non stiamo bene a livello tecnico”.
Tra Cassano e Totti chi porterebbe ai Mondiali? O nessuno dei due?
“Il Totti di tre mesi fa lo porterei; il Totti di adesso un po’ meno…”.
Mister, adesso ci deve fare una previsione su come andrà a finire Napoli-Juventus.
“Napoli-Juventus non sarà facile per entrambe, ma credo più per il Napoli perché deve continuare a vincere per non perdere troppo contatto dalla Roma e non farsi avvicinare dalla Fiorentina e i bianconeri non regalano mai niente”.
Ultimi suoi due pronostici: Sassuolo-Roma e Sampdoria-Fiorentina?
“Il Sassuolo sta cercando di uscire dalle sabbie mobili, ma non sarà facile fare punti contro la Roma. La Fiorentina è un’altra squadra che quest’anno ha disputato un ottimo campionato e sta provando ad avvicinare il Napoli, ma è ovvio che non sarà facile violare il Marassi, dico 1X”.
Vincenzo Letizia
