LA GRANDE ‘BRUTTEZZA’ DEL CALCIO ITALIANO
il 27 Mar 2014, 16:00
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Una volta il campionato italiano era considerato il più bello del mondo. Oggi, se non è il più brutto, tra quelli più seguiti, poco ci manca. Con la Juve ormai campione d’Italia da dicembre, il nostro torneo ha perso interesse. Anche le posizioni Champions sono praticamente consolidate da tempo e a breve anche la lotta per evitare la serie B emetterà i verdetti definitivi con Catania, Sassuolo e Livorno che sembrano destinate all’inevitabile retrocessione. Il campionato più noioso è senz’altro il nostro, probabilmente insieme a quello tedesco, dove anche lì il Bayern la fa da padrone. C’è da dire, però, che almeno in Bundesliga si gioca un bel calcio, mentre da noi certe partite sono di una sgradevolezza più unica che rara. Allora, viva gli allenatori come Benitez che professano un calcio offensivo e godibilissimo. Magari l’esperto di calcio storcerà il naso valutando la fase difensiva del Napoli, ma guardando gli azzurri difficilmente ci si annoia, o per un verso o per un altro. Il calcio italiano, oltre a portentosi investimenti, ha necessità di dotarsi di nuove formule per non perdere definitivamente appeal. Play-off per il titolo e play-out per stabilire le retrocessioni, come avviene in serie B, sarebbero, secondo noi, ingredienti decisivi per ridare effervescenza ad un torneo sempre più apatico.
Mente la Liga rispettivamente con Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid; e la Premier con Chelsea, Liverpool e Manchester City tutte nello spazio di tre punti, sono un spot per il calcio e attirano sempre più spettatori allo stadio; da noi le nostre arene sembrano sempre più delle vecchie cattedrali nel deserto, tristi e silenziose testimonianze di un passato glorioso che stride al cospetto dell’attuale italico pianeta pallonaro che di questo passo rischia di perdere anche la terza squadra in Champions…
di Vincenzo Letizia