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OBIETTIVO NAPOLI – QUATTRO GOL E VITTORIA, MA DIFESA DA INCUBO AL MASSIMINO

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il 26 Mar 2014, 23:23
Pubblicato in Copertina, IN EVIDENZA, OBIETTIVO NAPOLI. RSS 2.0
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È stata una partita a tratti surreale quella tra Catania e Napoli, sia per il clima di aperta contestazione contro la squadra di casa in cui si è svolto il match, sia per l’andamento della gara e il gioco espresso dalle due squadre.

Un dato di fatto che è parso alquanto evidente è che in campo si siano viste due formazioni con enormi problemi difensivi. Da una parte il Catania, che con la sua difesa a tre, e in virtù delle tante assenze, non è riuscito a leggere con esattezza gli inserimenti degli azzurri soprattutto sugli esterni, da dove, in particolare con i movimenti di Callejòn, sono nate le maggiori occasioni per i partenopei; dall’altra parte il Napoli che, pur forte della sua supremazia tecnica, ha concesso numerosissime occasione agli etnei, nonostante questi giocassero praticamente senza punta di ruolo. A dare fastidio alla difesa azzurra stasera sono stati soprattutto i rapidi movimenti di Keko, sempre abile a trovare spazio alle spalle dei non rapidissimi difensori partenopei. Il Catania è riuscito a creare occasioni anche sulla sua destra, sfruttando il posizionamento non sempre ottimale di Reveillere e le sue difficoltà a tenere avversari più veloci nell’uno contro uno. Ma pericoli sono arrivati pure dal lato opposto, ad evidenziare come siano venute a mancare le adeguate coperture da parte degli esterni d’attacco. Questi, d’altra parte, potevano a loro volta godere di grandi spazi lasciati da Peruzzi e Monzon che, essendo spesso proiettati in fase offensiva, lasciavano i tre difensori centrali al loro destino, nella difficoltà di trovare le giuste misure per affrontare gli esterni larghi napoletani, abili a farsi trovare pronti soprattutto in ripartenza e sui cambi di fronte.

La differenza nel corso del match, e soprattutto nel primo tempo, l’ha fatta la migliore freddezza sotto porta degli azzurri, che paradossalmente proprio sotto questo aspetto erano mancati contro Porto e Fiorentina. Al cospetto della scricchiolante retroguardia catanese e dell’incerto Andujar (…) il talento di Callejòn nel concludere e nel fornire i due preziosi assist a Duvan Zapata, è stato fondamentale, così come la grande giocata di Henrique. La stessa concretezza non l’ha avuta invece il Catania, fermato in tante circostanze da legni e dall’imprecisione dei suoi attaccanti.

Napoli, Benitez: "Bilancio fantastico"Nella ripresa il Napoli sembrava potesse tranquillamente gestire lo 0-4, mantenendo il possesso palla e sfruttando eventuali spazi lasciati dagli avversari. Invece la squadra di Maran è salita in cattedra, imponendo ancor di più il proprio gioco e ponendo le basi per continuare a sfruttare i grossolani limiti della retroguardia azzurra. Le due reti messe a segno dagli etnei non sono stati frutto di casualità, ma di una costante propositività che ha creato nervosismo e preoccupazione in Benitez e nei suoi giocatori. L’allenatore azzurro infatti ha dovuto ricorrere a più accorgimenti per cercare di infondere solidità nel suo assetto tattico. Prima l’inserimento di Albiol al posto dell’acciaccato Henrique, per bloccare maggiormente la difesa tramite lo spostamento di Britos a sinistra e quello di Reveillere a destra; poi l’entrata di un mediano, Radosevic, al posto di Hamsik, per dare più solidità ad un centrocampo incapace di fornire l’adeguato filtro alla retroguardia; infine, complici gli acciacchi di Duvan Zapata, l’inserimento di Higuaìn, per dare un segnale alla squadra che sembrava aver mollato troppo presto e rischiava di far rientrare clamorosamente in partita il Catania.

Dire quanto una gara del genere possa far testo, nel bene e nel male, è difficile. Certo è che domenica contro la Juve servirà tutt’altro Napoli. A tal fine potrà essere senz’altro utile il rientro di qualche titolare e la maggiore applicazione e determinazione che in gare del genere scaturiscono spontaneamente.

 

di Eduardo Letizia



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