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L’AVVERSARIO – LA FIORENTINA DI MONTELLA: POSSESSO PALLA E PALLE INATTIVE

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il 22 Mar 2014, 13:31
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Pizzarro, Aquilani, Borja Valero, Fernandez, Anderson: basta citare solo questi nomi per capire la qualità della squadra viola e l’idea di gioco di Montella, calciatori decisamente più tecnici che muscolari. Nella Fiorentina vi è dunque la continua ricerca del gioco veloce con palla a terra (se la prima opzione del lancio lungo viene a mancare), questo perché quasi tutti i titolari sono ottimi palleggiatori, con buona tecnica di passaggio e controllo palla; attenzione, però, quando la squadra non riesce a trovare sbocchi sulle fasce, dove Cuadrado e Pasqual si propongono costantemente come vere e proprie ali, la squadra viola è abile nel creare un sovraffollamento centrale con tre centrocampisti che occupano tutti la zona centrale a 25-30 metri dalla porta avversaria.
Offensivamente la vera “arma segreta” di Montella sono le palle inattive. Sui calci di punizione la Fiorentina schiera 5-6 giocatori in linea al limite dell’ area, al momento del cross partono tutti verso l’ area seguendo traiettorie più o meno parallele, occupando così tutte le zone dell’ area e creando confusione, sugli assegnamenti, ai difensori avversari. Nelle situazioni di calcio d’ angolo, inoltre, si dispongono tre bravi saltatori: di solito Roncaglia, Rodriguez e Savic, molto vicini tra loro e verso il limite dell’ area.
Insomma, tante opzioni per sfruttare al meglio le occasioni delle palle inattive che, come dicono le statistiche UEFA, sono ormai diventate un’ importantissima fonte di reti e quindi possibilità di sbloccare o vincere le partite.
La squadra di Montella è dunque costruita per avere il controllo del gioco e del pallone: i suoi punti deboli si manifestano, infatti, in fase di non possesso: l’ idea di alzare così tanto gli esterni crea tantissime volte dei buchi sulle fasce, nei quali i giocatori avversari possono passare, forzando recuperi anche di 50 metri di Pasqual o Cuadrado o uscite di posizione dei centrali, tanto più che l’esterno dal lato debole viene tenuto sempre alto, fino a quando la palla è a metà campo, per essere pronto a ripartire in caso di recupero del pallone, ma lasciando sguarnito il centrocampo e il lato debole difensivo.

Snocciolamo ora un po’ di numeri: il cammino dei viola in trasferta fino ad ora parla di sei vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte: 19 reti fatte e 12 subìte. In particolare, delle 31 incassate, ben 10 (il 32%) dal 31′ al 45′ della prima frazione. Nel contempo, delle 48 reti messe a segno, ben il 36% sono state siglate nell’ultimo quarto d’ora di ogni tempo.
David Pizzarro e Stefan Savic detengono il record della più alta percentuale di passaggi riusciti nella squadra viola (rispettivamente 82% e 72,4%). In assenza di Rossi (ma attenzione a Gomez, tornato al gol in campionato nell’ultimo match interno contro il Chievo Verona), il calciatore che tira più pericolosamente in porta è Cuadrado, al pari di Ilicic, ma con più presenze in stagione rispetto al nazionale sloveno.

Dunque un match delicato, reso ancora più duro dalle fatiche del giovedì europeo che hanno accompagnato le due squadre: considerate le posizioni in classifica dei due team, la distanza che li separa in campionato (10 punti), una vittoria del Napoli (e dunque una sconfitta per la Fiorentina) significherebbe per gli azzurri porre un sigillo importante per il terzo posto, e continuare allo stesso tempo la rincorsa al secondo posto della Roma, che vale la qualificazione diretta ai gironi della massima competizione continentale. Per la Fiorentina, vorrebbe dire abdicare definitivamente ad ogni sogno di partecipazione alla prossima Champions, per l’ennesimo anno.

Giuseppe Di Marzo



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