EDITORIALE – UN CALCIO PER SINGLE
il 22 Mar 2014, 10:57
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Il calcio moderno è roba per single. Infatti, non è più possibile stare dietro a tutte le partite che si dipanano giorno dopo giorno, alimentando litigi in famiglia. La pizza del sabato sera con gli amici per il tifoso è ormai tradizione estinta come i dinosauri. L’anticipo dell’anticipo il venerdì, gli anticipi del sabato, le gare della domenica senza fine e poi l’ultima moda proveniente dall’Inghilterra, il Monday Night. Martedì, mercoledì e giovedì quindi dedicati alla moglie o alla fidanzata? Manco per idea. Il martedì e mercoledì c’è la Champions, il giovedì l’Europa League. Non c’è dubbio che ci voglia un gran fisico e un gran cervello per stare dietro a tutto questo spezzatino di date ed eventi. E mogli e fidanzate molto pazienti. Com’era bello il calcio di una volta quando il campionato si giocava tutto di domenica alle 14,30. E le coppe si disputavano il mercoledì. Prima, quando si giocava tutti di domenica era un rito, quasi sacro che aveva atmosfere e suoni scanditi dal gracchiare delle radioline. Oggi è quasi monotona ripetitività. Un film visto e rivisto. Poi, ci meravigliamo che ci sia un gran calo di tifosi che seguono il ‘pallone’ allo stadio e davanti alla TV. Con tutte queste partite una dietro l’altra si sta facendo una grande indigestione di calcio. Mancano oggi quelli che erano un po’ gli ingredienti vincenti del nostro sport preferito: l’attesa, il fantasticare (quando in TV si aspettava di vedere i gol a 90’ Minuto), l’evento, unico e non barattabile con altre partite. Tanto calcio in TV, sta senz’altro ingrossando le casse dei club, ma sta disgustando, a forza di queste scorpacciate, sempre più il vero protagonista di questo ‘gioco’: il tifoso stesso. W il calcio di una volta quando anche i divorzi erano più rari…
di Vincenzo Letizia