AMARCORD – MANGIAMOLA NOI…LA FIORENTINA
il 22 Mar 2014, 13:25
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Dopo la parentesi europea, che ha riguardato entrambe le compagini, Napoli e Fiorentina si affrontano al San Paolo per la lotta al terzo posto.
È la Fiorentina, più che altro, ad inseguire il terzo posto del Napoli, ultimo piazzamento valido per la Champion’s League, preliminari permettendo. I toscani non hanno un buon curriculum circa le trasferte al San Paolo ma non è da sottovalutare la loro voglia di rivalsa essendo ingiustamente sfumato, la scorsa stagione, l’accesso al maggior torneo continentale.
“Qual è la differenza tra Cecchi Gori e la mucca pazza?” “ Nessuna, entrambi hanno rovinato la Fiorentina!”. Questa battuta ha definitivamente associato il nome del club gigliato alla tipica bistecca, locale specialità gastronomica.
La scriteriata gestione del senatore Vittorio Cecchi Gori – “Valeria sculaccialo!” recitava uno dei tanti striscioni nella protesta del Franchi – condusse la società viola al fallimento, mentre il morbo della “mucca pazza”, oltre a diffondere una notevole psicosi, comportò la messa al bando della succulenta bistecca che per alcuni anni sparì dalle tavole degli italiani.
Napoli e Fiorentina, due squadre, due società con più di una cosa in comune: uniche a rappresentare, da sole, due città importanti, un solo colore sociale, una maglia non a strisce ed un recente passato sportivo e societario alquanto tribolato.
Retrocessione in B, calvario della C, fallimento sociale e acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte di due imprenditori molto attivi nei loro settori professionali.
Venendo alle partite, Napoli-Fiorentina parte da lontano e fu un 7-2 giocato nell’ottobre del 1928 quando il massimo campionato era ancora diviso in due gironi. Prima vittoria della Fiorentina al San Paolo nel novembre 1932, 2-0 doppietta di Petrone.
Parlando di anni più recenti, non si può non pensare al 10 maggio 1987 quando il Napoli contro la Fiorentina vinse matematicamente il suo primo scudetto. Fu 1-1, azzurri in vantaggio con Carnevale ma, a festa ormai iniziata, tra lo sventolio di bandiere, a nessuno sfuggì la serpentina con cui un ventenne di nome Baggio siglò il pari raccogliendo non pochi applausi.
Erano gli anni del Napoli più forte di sempre e il 10 gennaio 1988 ci fu un rotondo 4-0 che portò la firma del trio Ma.Gi.Ca (doppietta di Giordano, Maradona, Careca), ancora Maradona e Careca per il 2-0 nella stagione 1988-89 quindi il pirotecnico 3-2 che il Napoli rimontò dallo 0-2 (doppietta di Baggio) grazie ad un’autorete di Pioli ed alle reti di Careca e Corradini. I tempi cominciarono a cambiare e Boskov contro i viola non ebbe fortuna; nel novembre ‘94 i gigliati si imposero per 5-2 (autoreti di Cruz e Fabio Cannavaro, due reti di Agostini per il momentaneo pareggio quindi Cois e doppietta di Batistuta) ed un anno dopo 2-0, anche qui un’autorete di Tarantino ed il gol di Orlando. Napoli-Fiorentina si disputò anche in Serie B, nel 2003, e finì 2-2: Riganò, Zanini, Graffiedi e Tosto che agguantò il pari proprio allo scadere.
Nella gestione De Laurentiis il 2-0 firmato da Lavezzi nel marzo 2008, così come il 2-1 del settembre successivo ottenuto rimontando il vantaggio di Mutu grazie ad Hamsik e Maggio e anche qui il Pocho seminò costantemente il panico nella retroguardia viola. Affermazione degli ospiti nel marzo 2010 per 3-1 e prima sconfitta interna del Napoli di Mazzarri. Tutte le reti nella ripresa, Lavezzi al 2° portò in vantaggio il Napoli, poi una doppietta di Gilardino e terza rete di Jovetic a tempo scaduto ed a porta vuota dato che De Sanctis si era proiettato in area di rigore nel tentativo di finalizzare al meglio l’ultima azione d’attacco del Napoli.
A seguire due sfide terminate a reti bianche, il 16 gennaio ed il 25 settembre 2011, per chiudere con il 2-1 della scorsa stagione firmato da Hamsik e Dzemaili più, negli ultimi minuti, il gol della bandiera di Jovetic.
Antonio Gagliardi