L’AVVERSARIO – NAPOLI-ROMA, ULTIMA CHIAMATA PER IL SECONDO POSTO
il 8 Mar 2014, 8:30
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Corsi e ricorsi storici: 3 marzo, stagione 2012/13, 27a giornata di campionato, il Napoli affrontava nel proprio stadio la capolista Juventus. Forse l’ultima possibilità per quel Napoli di poter riaprire il discorso scudetto, mai veramente messo in discussione. Ebbene, quella partita non fece altro che rimarcare quella discontinuità degli azzurri nei confronti dei bianconeri per il tricolore: il match terminò 1-1, dopo il vantaggio di Chiellini, il Napoli riuscì a trovare il pareggio nel primo tempo grazie ad un tiro da fuori, deviato, di Gokhan Inler. Ma a dir la verità, in quella partita non ammirammo mai un Napoli realmente desideroso di far sua l’intera posta in palio, capace di una reazione di orgoglio solo dopo lo svantaggio.
Domenica, 9 marzo 2014, il Napoli affronta la Roma, seconda in graduatoria, nella stessa giornata di campionato, con lo stesso distacco che accompagnò quel Napoli in quella partita: 6 punti. Un secondo posto forse meno nobile, ma importantissimo per le strategie future del Napoli, soprattutto in chiave mercato: significherebbe qualificazione diretta nei gironi di Champions. Vorrebbe dire già da giugno fare un mercato degno per competere sempre più ad alti livelli, grazie soprattutto agli introiti che la partecipazione alla massima competizione continentale garantisce.
Con la speranza che stavolta il Napoli affronti questa partita con tutt’altro mordente, veniamo alla Roma: i giallorossi saranno privi dello squalificato De Rossi, fermato dal giudice sportivo grazie alla prova tv per tre giornate per il pugno ad Icardi, con annessi i dubbi di formazione per Garcia, su tutti, di Totti (lieve fastidio al gluteo sinistro) e Pjanic: l’assenza dei due dalla formazione titolare nell’ultimo match giocato in casa contro l’Inter si è palesato, oltre che in una minore pericolosità in zona gol (di Nainggolan i due tiri verso lo specchio della porta più pericolosi, oltre alla grande parata di Handanovic su tiro ravvicinato dello stesso Pjanic, entrato però solamente a partita in corso), anche per la percentuale più alta di passaggi riusciti che è stata di due difensori, per la precisione il terzino Romagnoli (53) e del centrale Benatia (38).
Anche contro l’Inter, la maggior densità di gioco la Roma l’ha avuta, oltre che nei tre di centrocampo, anche sulle fasce laterali, in particolare quella destra, dove ama giocare il veloce Gervinho, cui il Napoli dovrà stare particolarmente attento, dato che ci ha già punito nel match di andata di Coppa Italia, creando molto scompiglio nella retroguardia azzurra: sarà dunque fondamentale l’aiuto in fase difensiva dei due esterni d’attacco del Napoli, a turno Mertens, Callejon e/o Insigne, chiamati a dare manforte.
Quella della Roma è la difesa meno battuta in campionato, ma che concede qualcosa in più in trasferta: 9 le reti subìte fuori casa sulle 11 totali. Delle 49 reti messe a segno, ben 29, ossia quasi il 60% nel secondo tempo, soprattutto nella prima mezz’ora della ripresa.
Nonostante i tanti gol messi a segno, la Roma non ha un vero e proprio bomber, come lo è Higuain per esempio nel Napoli: Destro con 6 reti è colui che ha segnato più gol, dietro di lui molti giocatori con 5 reti, a testimonianza ulteriore del gioco corale della squadra allenata da Garcia, che permette un po’ a tutti di segnare, come per esempio Benatia (5).
Assenza pesante quella di De Rossi: il centrocampista che detiene un doppio record: è il calciatore con la più alta percentuale di palloni recuperati, dietro il solo Benatia, e anche quello col maggior numero di passaggi raggiunti, davanti anche al serbo Pjanic.
Giuseppe Di Marzo