L’AVVERSARIO – VIA NICOLA, ECCO DI CARLO: MA LE ACQUE A LIVORNO RESTANO AGITATE
il 1 Mar 2014, 11:10
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Cambio di guardia in quel di Livorno: dopo la fantastica cavalcata che ha portato i toscani a trionfare in serie B, l’allenatore della promozione, Davide Nicola, è stato esonerato. Dopo la guida ad interim di Attilio Perotti, durata solamente l’arco di una brutta sconfitta a Roma contro i giallorossi, la società presieduta da Spinelli si affida a Mimmo Di Carlo, allenatore navigato che bene ha fatto nella sua lunga esperienza col Chievo Verona.
L’ultima trasferta per il Napoli li ha visti vittoriosi in quel di Sassuolo, altra compagine proveniente dalla serie cadetta: ebbene, la storia degli amaranto è ben diversa da quella degli emiliani. Mentre i neroverdi hanno avuto un impatto molto negativo perdendo le prime quattro partite per poi rialzarsi e proseguire in maniera altalenante, gli amaranto hanno iniziato bene, dando speranza e fiducia ai propri sostenitori ed anche addetti ai lavori, di poter essere una delle squadre rivelazione del campionato. Passato però l’entusiasmo, quando sono usciti i valori reali della squadra toscana, sono arrivate tante sconfitte consecutive, che hanno poi portato alla scelta di esonerare l’allenatore della promozione.
Il mercato, ma soprattutto il cambio di allenatore hanno modificato molte cose in casa Livorno. La partenza di Schiattarella ha permesso di lanciare sulla corsia di destra Mbaye, giovane proveniente dall’Inter che aveva già mostrato sprazzi di ottimo gioco, mentre Di Carlo in attacco ha puntato tutto su Emeghara, di fianco a Paulinho, molte volte troppo solo in attacco nella precedente gestione tecnica.. L’ultimo giorno di mercato ha regalato invece Belfodil (anche se Di Carlo si è lamentato della sua scarsa condizione fisica): da lui ci si aspetta che faccia fare alla squadra un bel salto di qualità.
Nell’ultima partita in casa il Livorno, contro il Verona, ha pagato tre minuti di dormita generale di difesa e centrocampo: Livorno col 442, con Castellini sulla corsia di sinistra, Mbaye su quella destra ed Emerson a centrocampo, davanti la coppia d’attaco Paulinho-Emeghara. Il gol di Jankovic, poco dopo la mezz’ora spezza l’equilibrio della gara ed un Livorno a dir poco frastornato in contropiede, nei minuti di recupero, subisce un mortifero 1-2 micidiale firmato Romulo-Toni.
Dopo la vittoria di Cagliari, la squadra di Mimmo Di Carlo subisce questo brutto stop interno, l’ennesimo dopo quello contro il Genoa. Tra i numerosi infortuni subìti che stanno penalizzando il team amaranto, soprattutto a centrocampo da segnalare l’assenza di Luci: il gran numero di palloni recuperati, il prezioso lavoro di copertura, assieme al recupero di forma di Biagianti, formano un mix di elementi a dir poco imprescindibili per questo Livorno.
Eppure lo score dell’ex allenatore del Chievo, da quando si è insediato sulla panchina toscana, non è negativo: 7 punti in 5 partite, frutto di due vittorie (a Cagliari e in casa contro il Sassuolo) e un pareggio (3a3 a Catania): ma l’approccio sbagliato nell’ultimo match disputato all’ ‘Armando Picchi’ non è piaciuto al patron Spinelli, che ha pensato di esonerare Di Carlo per richiamare Nicola, e solo l’intervento di Perotti, ha fatto desistere il presidente da tale scelta. Almeno per ora.
Acque dunque agitate a Livorno, che molto, probabilmente diversamente dall’ultima partita, si schiererà con un più difensivo 5-3-2, per contrastare la forza e la rabbia del Napoli, uscito deluso dal San Paolo dopo l’ultimo pareggio contro il Genoa: fuori per infortunio, oltre al già citato Luci, ci sono Siligardi e Piccini.