AMARCORD – LIVORNO-NAPOLI, LA TOPOLINO È AZZURRA!
il 1 Mar 2014, 10:51
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Paolo Conte cantava “La Topolino amaranto”, il Brigadiere Caputo, al secolo Enzo Cannavale, braccio destro del Commissario Piedone, Bud Spencer, aveva una Topolino tutta azzurra con tanto di scritta “Forza Napoli” sulle fiancate. La speranza è che nella immaginaria gara tra le due vetture a spuntarla sia quest’ultima.
Amaranto è il colore sociale del Livorno, quello del Napoli è l’azzurro che tornerà ad essere indossato dai giocatori in campo.
Il Napoli è di scena a Livorno per una sfida resa ancora più delicata dal passo falso interno contro il Genoa. Gli azzurri dovranno necessariamente fare bottino pieno su un campo già di per sé difficile. Gli amaranto, reduci dalla sconfitta casalinga contro il Verona, sono soli al terzultimo posto ed in piena lotta per la salvezza e non possono certo permettersi di lasciare altri punti per strada. Da circa un mese la guida tecnica è stata affidata a Di Carlo che ha sostituito Nicola che sedeva in panchina dal 2012 e che molti critici dipingevano come giovane tecnico emergente. Sotto la sua guida il Livorno ha ottenuto l’ultima promozione in A senza passare per i play-off ma questo campionato nella massima Serie e la lotta per conservarne la permanenza (obiettivo di ordinaria amministrazione) sono stati giudicati insufficienti dalla società che difatti gli ha dato il benservito.
Come detto, dopo alcune gare ufficiali il Napoli rindosserà la classica tenuta azzurra; la maglia gialla è durata finché sembrava portare bene, ma a giudicare dalle ultime prestazioni gli effetti benefici si sono un po’ stinti. Il giallo, d’altronde, è lo stesso colore portafortuna del presidente toscano Spinelli, in questo non diverso dal collega De Laurentiis: il patron del Livorno è solito indossare un impermeabile giallo anche in domeniche di sole e cielo terso.
La storia del Livorno ricomincia nel 2004, anno della storica promozione in A avvenuta dopo oltre cinquant’anni dall’ultima militanza nella massima serie. In questo mezzo secolo la società toscana ha vissuto tra B e C, più C che B, non senza farsi mancare un fallimento nel 1991, quindi la ridenominazione e la successiva scalata dall’Eccellenza. Curioso come più volte nella cronistoria della società toscana unitamente al risultato finale raggiunto sia stato più volte associato il capocannoniere di turno; è successo nel 1937, Bruno Arcari per la promozione in serie A, nel 1940 Vinicio Viani, altra promozione in A, nel 1959 Emilio Gratton, nel 1991 Michele Pisasale, nel 1997 Enio Bonaldi per la promozione in C1 quindi un tris di Igor Protti nel 2001, 02 (promozione in B) e 03 cui si aggiungono Cristiano Lucarelli nel 2005 con il Livorno in A all’ottavo posto, e Francesco Tavano nel 2009 per un’altra promozione dopo un solo anno in B.
Il Napoli ha calcato per la prima volta l’erba dello Stadio Armando Picchi in Serie B nella stagione 2002-03 e fu un doppio 1-1, considerando anche la sfida al San Paolo, le reti furono di Goda e Vidigal. Poca gloria per entrambe le compagini destinate a chiudere la stagione nell’anonimato del centroclassifica. Quasi un anno dopo, 7 marzo, una tripletta di Protti per il secco 3-0 sintomatico dei 79 punti finali che portarono i labronici nella massima serie a dispetto dei 56 conquistati dagli azzurri costretti a restare in purgatorio prima di scendere anche loro nell’inferno della C1.
Altra musica nel 2008 quando il 24 febbraio il Napoli s’impose 2-1 con doppietta di Calaiò inframmezzata dalla rete di Diamanti; quella fu la prima stagione in A dell’era De Laurentiis ed i 50 punti conquistati alla fine sancirono la stabile permanenza del Napoli nel calcio che conta. Ben diverso l’epilogo del Livorno che sotto di venti lunghezze (30 pt.) salutò la massima serie. Solo un anno in B per i toscani che risaliti in A nel 2009 ospitarono il Napoli nella seconda di ritorno e furono sconfitti 2-0: Maggio e Cigarini a segno sul finire sia del primo che del secondo tempo. Questa l’ultima del Napoli a Livorno.
Ora appuntamento a domenica sera, ore 18.30. Se il Napoli giocherà con la tenuta gialla, vorrà continuare ad indossarla, Spinelli non sarà da meno con il suo impermeabile: chi dovrà rinunciare al proprio amuleto?
Antonio Gagliardi