L’AVVERSARIO – MILAN, IL NUOVO CORSO RIPARTE DA SEEDORF: ATTENZIONE ALLA FASCIA DESTRA E AGLI ULTIMI MINUTI
Scritto da Giuseppe Di Marzo il 7 Feb 2014, 14:43
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Il nuovo corso del Milan inizia da Seedorf: salutato Allegri, l’ex calciatore del Milan prende in mano una squadra in difficoltà, in una posizione non consona al livello a cui ha abituato tutti la gloriosa società rossonera.
Il neo allenatore olandese è alla prima vera esperienza su una panchina: desiderato e scelto da tempo da Berlusconi in persona, che ne aveva evidentemente intravisto già le qualità giuste da calciatore. Il cambio di marcia sembra effettivamente esserci stato: due vittorie e un pareggio da quando è subentrato, hanno di fatto risollevato il morale della squadra e dell’ambiente tutto.
Seedorf sembra già avere le idee chiare: 4-2-3-1 il suo modulo di partenza, lo stesso di Benitez e delle più importanti squadre europee, sui cui sembra voler partire e lavorare per il presente e il futuro del Milan: un team quindi offensivo con i vari Kakà, Honda, Robinho e il neo acquisto Taarabt alle spalle dell’unica punta Balotelli/Pazzini.
Andiamo a snocciolare, al di là del modulo, un po’ di numeri di questo Milan: la squadra rossonera ha subìto la maggior parte dei gol nei primi 15 minuti di ogni tempo, ben il 42% (14 sui 32 totali).
A centrocampo sarà fondamentale la presenza di De Jong, che assieme a Bonera (squalificato per la partita contro il Napoli, ndr), sono i calciatori che hanno la percentuale più alta di passaggi riusciti. A loro si accoda Mexes, che però pare essere stato messo ai margini della squadra dal neo allenatore.
Vera e propria sorpresa di questo inizio d’anno è rappresentato dal neo acquisto Adil Rami, che nelle sue tre presenze si fa valere per la sua alta percentuale di palloni recuperati, nonché ovviamente per il gol che ha permesso al Milan di pareggiare contro il Torino in casa nell’ultimo turno di campionato.
Attenzione alla fascia destra del Milan: Abate o De Sciglio e poi Honda o a turno Robinho, in quella zona del campo vi è la maggiore densità di gioco della squadra rossonera e da cui partono spesso le azioni più pericolose.
Punta di diamante nello scacchiere del Diavolo è Mario Balotelli: è l’attaccante che, manco a scriverlo, tira più volte in porta, assieme a Pazzini (che però fino ad ora ha giocato veramente poco per via di qualche acciacco fisico di troppo) e Kakà, ritornato quest’estate e che sembra aver trovato nuova linfa nella sua seconda vita rossonera. Dato statistico da prendere in grande considerazione, visti anche i gol che il Napoli sembra subire spesso negli ultimi minuti nelle recenti partite, è l’alta percentuale di gol fatti dal Milan nel finale di partita, dal 75′ al 90′: ben 13, che rappresentano il 37% dei gol totali della squadra rossonera (su 35 totali). Questo a testimonianza che la squadra rossonera ci crede sempre, abbinata ad una discreta condizione fisica.
Il brasiliano però anche ieri non si è allenato, per cui resta in dubbio per la sfida di Napoli. Potrebbe sostituirlo Montolivo dietro la punta, con Muntari e De Jong a fare da filtro nei due di centrocampo. Rientra in gruppo Silvestre, ex Inter.
L’ultima vittoria del Napoli in casa col Milan non è molto lontana, il 18 settembre 2011 grazie alla tripletta di Cavani che rispose al gol iniziale di Aquilani. Bisogna però ritornare a vincere: dalla vittoria di Verona di inizio anno, è ormai un mese che il Napoli manca l’appuntamento coi tre punti. Considerando che il Milan ha vinto in questa stagione solo due partite fuori casa, serve un risultato positivo per ridare entusiasmo alla squadra e all’ambiente, anche in vista del fondamentale match di Coppa Italia contro la Roma, primo e più vicino obiettivo di stagione di questo Napoli.
Giuseppe Di Marzo
