OBIETTIVO NAPOLI – AZZURRI IN RIPRESA, MA PAGANO ANCORA L’INAFFIDABILITA’ DIFENSIVA
il 5 Feb 2014, 23:07
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Un Napoli in ripresa, almeno sotto l’aspetto della voglia, rispetto alle ultime prestazioni, non è sufficiente ad uscire imbattuto dall’Olimpico nella semifinale d’andata di Coppa Italia. Il punteggio di 3-2 lascia però aperte tutte le possibilità in vista del ritorno, quando gli azzurri avranno la possibilità di ribaltare il risultato tra le mura amiche.
Il Napoli di stasera ha mostrato un buon approccio alla gara ed una determinazione che ha messo in difficoltà il più solido avversario. La squadra di Benitez ha iniziato la gara spingendo sin dai primi minuti sull’acceleratore, tenendo il pallino del gioco, ma non riuscendo a trovare concretezza nelle sue molte giocate offensive. Di matrice del tutto opposta l’approccio al match dei giallorossi, più meditato e volto a far sfogare gli azzurri, per poi infliggere la stoccata decisiva sfruttando, con i suoi esterni, gli spazi lasciati dalla difesa partenopea. Il limite del Napoli di stasera è stato, infatti, ancora una volta quello di concedere troppo in fase di non possesso. La difesa azzurra si è trovata troppe volte in difficoltà al cospetto delle accelerazioni di Gervinho, delle verticalizzazioni improvvise di Totti e dei dribbling di Liajic. I maggiori benefici per l’attacco di Garcia, sono arrivati quando i due esterni d’attacco hanno invertito le posizioni iniziali, cosicché Gervinho si è trovato con la possibilità di attaccare la profondità al cospetto del meno rapido Reveillere, fino al momento della sua uscita, e Liajic ha iniziato a puntare continuamente un Maggio spesso in difficoltà nell’uno contro uno e mai propositivo in fase di spinta.
Nella costruzione di gioco il Napoli anche stasera ha tratto in parte beneficio dalla presenza di una mente pensante come Jorginho in mezzo al campo, al fianco del quale anche Inler è parso ancora una volta meno in difficoltà rispetto ad altre prestazioni. Tuttavia il centrocampo, composto da soli due elementi, più di una volta si è trovato in affanno al momento di opporre un adeguato filtro alle azioni avversarie ed il rendimento dei due è andato calando vistosamente nel corso del match. La carenza numerica del centrocampo è ormai un limite strutturale ben noto nella fisionomia tattica dell’undici di Benitez e tale problema si è reso evidente nell’azione del gol di Strootman, che al di là della grande giocata nel tiro della distanza, ha avuto eccessivo spazio e nessuna opposizione al momento di calciare, seppur da distanza siderale.
Nella sua azione offensiva stasera il Napoli ha patito per un’ennesima serata no di Hamsik, poco ispirato nelle sue giocate sulla trequarti. L’ingresso nella ripresa di Mertens al suo posto è stato decisivo per dare una scossa al gioco della squadra, fino ad allora sostenuto soprattutto dalla voglia di riscatto di Insigne, discretamente assistito sulla sua fascia dall’interessante Ghoulam, e dalle iniziative di Higuaìn, che però continua a far sentire troppo raramente la sua presenza nel cuore dell’area di rigore avversaria.
Nel finale, con il risultato in parità, l’ingresso di Behrami al posto del Pipita non è stato sufficiente ad infondere un maggiore equilibrio alla squadra. La Roma è infatti riuscita a trovare la combinazione adatta a mettere fuori gioco la difesa napoletana e a confezionare la rete del 3-2, mettendo per l’ennesima volta in mostra i limiti difensivi di una squadra che ancora non riesce a trovare i giusti equilibri. La coperta è ancora troppo corta e, nonostante la prestazione più che decorosa, su un campo tanto difficile, la buona volontà non può mascherare un’instabilità difensiva che a questi livelli si paga e si pagherà sempre.
di Eduardo Letizia