LUCARIELLO: “NAPOLI, BOTTI FINALI”
.Gianfranco Lucariello, noto giornalista sportivo, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Sul filo di lana, all’ultimo respiro con il cuore in gola e la rabbia in corpo. La rabbia perchè il Napoli è arrivato negli ultimissimi minuti nel dare un’aggiustatina che poteva essere fatta già da parecchio tempo. Invece alla fine di luglio scorso le operazioni per coprire le carenze della rosa furono rimandate a gennaio, sei mesi dopo: forse in tutto questo tempo a disposizione si potevano preparare le nuove operazioni senza arrivare come è successo, a fine mese. Meglio tardi che mai, certo. Ma in tutto questo periodo va ricordato, il Napoli ha perso un bel pò di punti. Tra le spiegazioni di Benitez c’è anche quella degli ingaggi, un pò come faceva Mazzarri, cosa che faceva storcere un pò il muso a tutti: non possiamo pensare in assoluto che per vincere bisogna pagare ingaggi superiori a quelli corrisposti dalla Juve. Sarà in parte anche vero, ma non è un denominatore assoluto. Se fosse così, dovremmo restare tutti a casa. Il Napoli invece – e giustamente – va in campo a battagliare ma non è più la squadra tosta e gagliarda che ci ha fatto impazzire per un pò di tempo all’inizio di stagione: accusa quasi una crisi di rigetto, manifestando un’involuzione che fa preoccupare la gente di fede azzurra. L’altra sera però si è vinto e tutti sono tornati a casa felici e contenti ma con un’amarezza dentro: squadra che gioca un calcio piuttosto bruttino e sotto ritmo, palleggio eccessivo e poco efficace nella fase di finalizzazione ed anche pochissime conclusioni a rete da parte di un team fortissimo nella prima linea. Chi ha pagato per tutte queste amarezze? Contro chi si è scagliata una parte della gente del San Paolo, prima del gol di Higuain? Contro Lorenzo Insigne, non è mica giusto colpire questo giovanotto napoletano, come se dipendessero da lui le problematiche che evidenzia la squadra in campo, andiamo, è assurdo. Torniamo al mercato e ai nuovi azzurri: Jorghino è ok. Per gli altri due ne parliamo tra un pò di tempo, dopo averli visti sul campo. A questo punto è comunque lecita una domanda: si poteva o no fare qualcosa di più?”.