MANDORLINI APPLAUDE RAFA
.Il Napoli val bene un compromesso. Andrea Mandorlini s’accontenterebbe. «Un pari? Accetterei subito. Dove devo firmare?», il messaggio finale consegnato a Peschiera ieri pomeriggio dal mister, atteso da una vera grande. Quel che, per colpe proprie, non si sono rivelate Milan, Inter e Lazio. Di fronte avrà Rafa Benitez, «uno che una volta vedevo solo in televisione, uno capace di vincere la Coppa dei Campioni rimontando tre gol al Milan contro il Liverpool. Un mito».
Come si affronta il Napoli?
«Concedendogli poco. Mi piacerebbe fosse così, anche se sinceramente mi aspetto una partita molto aperta. Di sicuro dovremo essere bravi in fase difensiva, più del solito».
La squadra quanto sente la pressione della partita?
«L’abbiamo preparata con serenità, siamo carichi. Quando giochi contro certi avversari è facile, in fondo devi pensare solo al campo. Abbiamo grande rispetto del Napoli, ma noi non cambieremo il nostro modo di giocare. Sono passate 18 giornate ormai, qualche certezza in più ce l’ho rispetto a qualche mese fa. C’è più consapevolezza, io stesso ho le idee più chiare. Non siamo più quelli di inizio stagione, ma lo spirito ed i principi devono rimanere quelli. Sapendo che contro il Napoli dovremo tirar fuori il nostro meglio. Ogni partita ha una sua storia, sapendo benissimo che alla fine il banco può farlo saltare il colpo di un giocatore e il Napoli ha tanti campioni».
Sulla carta i valori parlano chiaro…
«Il Napoli è una grande squadra, importantissima, ha battuto l’Arsenal e il Borussia Dortmund in Champions League. Vogliamo riuscire a fare bene, poi vedremo il risultato. Ha tanti uomini decisivi il Napoli, attacca sempre con quattro attaccanti. Higuain è un top player assoluto, ha giocato per anni nel Real Madrid, ma ci sono anche Callejon, Mertens e Insigne. Di certo l’attacco è il reparto più pericoloso anche perchè possono gettare nella mischia anche Insigne e Hamsik, ma anche noi qualche carta l’abbiamo. C’è Toni, c’è Iturbe, c’è una squadra che sta bene».
Il Verona è più solido del Napoli?
«Non lo so, lo vedremo. Il Napoli con Benitez sta lavorando da qualche mese, noi da più tempo. Al di là di tutto non ci dimentichiamo però l’aspetto tecnico, quello vale molto. Avranno anche degli equilibri diversi con Benitez, ma di sicuro hanno un potenziale offensivo importante. Probabilmente i più incisivi della Serie A sotto questo aspetto».
L’attesa è alta fra i tifosi, vuole dire qualcosa alla gente?
«Non c’è bisogno di consigli o parole, io guardo solo l’aspetto sportivo. Alla base di certi risultati c’è l’entusiasmo. Il nostro è cresciuto, come quello di tutto l’ambiente. Domenica ne abbiamo conseguito uno importantissimo. Erano anni che non vincevamo ad Udine e su quel campo non è mai facile riuscirci».
Benitez che ha dato di nuovo al calcio?
«È un allenatore di primissimo livello. L’ha dimostrato al Liverpool, dove non era facile restare per così tanti anni, ma ha lavorato bene anche al Chelsea e al Valencia. Sarebbe bello vedere come lavora, spero però di non averne mai il tempo…».
La classifica è spettacolare. Il modo migliore per presentarsi ad una partita così…
«Molto sinceramente non me l’aspettavo, anche se quando fai questo mestiere cerchi sempre di vincere. Ci siamo meritati tutto questo, nessuno ci ha regalato niente ed ora proveremo a tenercelo stretto. Se saranno più forti magari ci batteranno, ma dovranno sudarsela la vittoria così come abbiamo sudato noi per arrivare fin qui».
L’Arena