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NAPOLI IN CHAMPIONS, SI QUALIFICA SE… ARSENAL, NON SOLO OZIL

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il 9 Dic 2013, 11:40
Pubblicato in Copertina, IN EVIDENZA, L'AVVERSARIO. RSS 2.0
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FBL-WC2010-MATCH39-GHA-GERAnalizziamo tutte le possibilità che potrebbero portare ad un evento che tutti i tifosi azzurri si augurano, ovvero la qualificazione del Napoli agli ottavi di Champions League, dopo l’ultima partita del girone contro l’Arsenal. Ecco tutte le condizioni affinchè, tutti ce lo auguriamo, si raggiungi a questo tanto insperato, quando agognato passaggio turno.

A Dortmund, come tutti noi sappiamo, sarebbe bastato un pareggio per archiviare il discorso qualificazione agli ottavi. Ma così non è stato e il Napoli,perdendo per 3-1, finisce per essere la squadra paradossalmente più a rischio nel gruppo F di Champions League. Adesso gli uomini di Rafa Benitez si giocano tutto nello scontro diretto in programma l’11 dicembre al San Paolo contro l’Arsenal, attualmente primo con 12 punti ma non ancora certo della qualificazione.

Contemporaneamente, invece, il Borussia Dortmund andrà in scena a Marsiglia contro un Olympique ancora a secco e già certo dell’eliminazione, anche per la retrocessione in Europa League.
Scenari foschi, ma proviamo a pensare in positivo. Ecco dunque i tre casi in cui potrebbe qualificarsi il Napoli.
Il Napoli si qualifica se:

 

  • Batte l’Arsenal 3-0 o con tre gol di scarto;
  • Batte l’Arsenal con uno scarto minore di tre gol e il Borussia Dortmund non vince con l’Olympique Marsiglia;
  • Pareggia con l’Arsenal con qualsiasi punteggio e il Borussia Dortmund perde con l’Olympique Marsiglia.

Analizziamo meglio: con un arrivo a pari punti (12 per Arsenal, Napoli e Dortmund) la qualificazione verrebbe decisa dagli scontri diretti e dalla differenza reti accumulata nelle sei sfide dirette tra inglesi, tedeschi e partenopei. Ecco quindi che l’eventuale 3-0 porterebbe gli azzurri a “0”nella differenza reti negli scontri diretti (e l’Arsenal crollerebbe di conseguenza a “-1”)qualificando direttamente gli azzurri agli ottavi di finale.
In caso di un successo “solo” per 2-0 contro i”Gunners”nella differenza reti l’Arsenal scenderebbe a “0” mentre il Napoli salirebbe a “-1” qualificando di fatto inglesi e tedeschi. Un passaggio del turno sarebbe anche possibile battendo l’Arsenal 1-0 o 2-0 o con meno di tre gol di scarto, ma il Borussia Dortmund dovrebbe non vincere con un Marsiglia ancora fermo a zero punti. Inoltre, in caso di sconfitta del Dortmund a Marsiglia agli azzurri basterebbe anche solo un pareggio. Una speranza, questa, ancora più bassa rispetto a quella di battere gli uomini di Wenger con tre gol di scarto al San Paolo.

L’Arsenal: il ragazzo che un giorno fece discutere due mostri sacri della panchina come Fabio Capello e Arséne Wenger è un ostacolo in più nel disperato tentativo da parte del Napoli di approdare agli ottavi di Champions. Jack Wilshere, 21 anni, ha firmato la sua prima doppietta europea proprio  nel 2-0 dell’Arsenal al Marsiglia nell’ultimo turno. Il primo gol, dopo appena 27 secondi, ha fatto di lui il marcatore inglese più veloce della storia della Champions. Una notte da Wilshere, talento precoce, debutto in Premier all’età di 16 anni e 256 giorni.
Le convocazioni con l’Inghilterra provocarono scintille tra Wenger e Capello: secondo l’allenatore francese, il suo talento giovane non andava spremuto. I problemi fisici hanno dato ragione in qualche modo a Wenger, ma vanno capite anche le ragioni di Capello che, in una nazionale povera di talenti, voleva sfruttare le doti del ragazzo di Stevenage.
Nel 2008, Wenger lo inserì in pianta stabile in prima squadra e dopo l’esordio in campionato, entrò nelle ‘grazie’ di Capello, che lo lanciò in Nazionale l’11 agosto 2010, a 17 anni, 7 mesi e 10 giorni.

“Ha la tecnica di uno spagnolo e il cuore di un inglese”, la definizione di Wenger.

 

C’è un pizzico della scorsa Serie A nel ‘nuovo’ Arsenal di Arsene Wenger, giunto alla diciassettesima stagione sulla panchina dei gunners: Bendtner e Flamini a Londra sono di ritorno mentre Viviano, in prestito dal Palermo, è alla prima esperienza oltralpe. Ma il colpo di mercato estivo viene dalla Spagna, ha sangue turco ma parla tedesco. In due parole, Mesut Ozil (autore del primo fantastico gol all’andata proprio contro gli azzurri). Chiuso al Real Madri dal neo acquisto Gareth Bale ed in seconda battuta da Isco, l’ex Werder Brema ha preso da subito le redini del gioco dei londinesi piazzandosi dietro la punta Giroud. Ramsey, Walcott e Wilshere sembrano in ottima ferma e Flamini ha ancora fiato da spendere e il secondo posto in Premier League genera grande entusiasmo. Andrebbe registrato la difesa che viaggia ai ritmi del neopromosso Cardiff o del West Bromwich penultimo in classifica, comunque segnalata in progresso dopo il disastroso esordio contro l’Aston Villa . Da quel brutto 1-3 casalingo in poi non si è ancora trovato una linea sulla quale puntare anche se alcuni esperimenti, vedi Sagna centrale, potrebbe offrire piacevoli sorprese. Per il momento è pensabile che il francese cresciuto nell’Auxerre, continui a fare il terzino destro, nonostante la buona vena del classe ’92 Jenkinsons, Gibbs s’impadronisca definitivamente della fascia opposta e nel cuore della difesa si giocano le due maglie da titolari Vermaelen, rientrato da un infortunio, Koscielny e Mertesacker, con i primi due favoriti a parità di condizione fisica.

 

 

 



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