Atalanta, Colantuono: “I tifosi pensino solo a sostenerci”
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In vista della sfida contro la Roma, il tecnico orobico teme la rivalità dei suoi supporter con quelli giallorossi, oltre alla squadra di Garcia: “Non voglio sentire storie di carri armati o altro, solo tifo. Chi temo della Roma? Gervinho è micidiale in profondità ma anche il recupero di De Rossi è stato determinante per loro”
BERGAMO – La sfida contro la Roma, vogliosa di riprendere la marcia trionfale delle prime giornate, è già abbastanza difficile di per sé ma Stefano Colantuono invita i tifosi della sua Atalanta a non esasperare il clima, contro una squadra tutt’altro che amata dai supporters orobici. “Di appelli ne ho fatti almeno due, se serve arrivo anche a tre o quattro – ribadisce Colantuono – non voglio sentire storie di carri armati o altro, c’è bisogno del tifo dall’una e dall’altra parte. Ai nostri tifosi dico: facciamo solo il tifo per la nostra squadra”.
“CAZZOLA O MIGLIACCIO? DECIDERÒ DOMENICA” – Per quanto riguarda i temi tecnici, in casa nerazzurra c’è da risolvere l’emergenza in difesa: “Stendardo non ci sarà, Lucchini sì, Scaloni forse – spiega Colantuono, alle prese anche con le assenze di Bellini, Yepes e Raimondi – non ho ancora deciso, ma arretrerò in difesa Cazzola o Migliaccio. Settimana scorsa Riccardo s’è disimpegnato bene, Giulio è più adatto in caso di reparto a tre. Hanno il cinquanta per cento ciascuno di possibilità di giocare”.
“NON FACCIO IL TOTOFORMAZIONE” – Altri dubbi riguardano il centrocampo e l’attacco, dove Bonaventura dovrebbe partire dalla panchina, mentre Moralez dovrebbe schierarsi dietro Denis e Livaja: “Davvero non so chi ci sarà – taglia corto Colantuono – non posso mettermi a fare il totoformazione. Bisognerà saperli aggredire senza concedere campo. Occorre difendere ma anche riproporsi, una partita d’attesa è impensabile. Al di là delle assenze, di cui non voglio sentir parlare, siamo in casa e ce la giochiamo. Siamo abituati a situazioni limite come questa e altre volte abbiamo fatto bene”.
“GERVINHO MICIDIALE, DE ROSSI DETERMINANTE” – Della Roma, Colantuono teme soprattutto le sfuriate di Gervinho: “È un giocatore micidiale in profondità – ammette il tecnico orobico – a differenza dell’anno scorso sanno giocare anche bassi e in ripartenza. Sul mercato, tra Gervinho, Strootman, Benatia e Ljajic, la Roma ha preso il meglio che c’era. un gruppo di top player. Vincere dieci partite di fila non è facile, aver ritrovato De Rossi poi è determinante. E non parliamo di flessione per gli ultimi tre pareggi, è mancata anche un po’ di fortuna”.
“CAZZOLA O MIGLIACCIO? DECIDERÒ DOMENICA” – Per quanto riguarda i temi tecnici, in casa nerazzurra c’è da risolvere l’emergenza in difesa: “Stendardo non ci sarà, Lucchini sì, Scaloni forse – spiega Colantuono, alle prese anche con le assenze di Bellini, Yepes e Raimondi – non ho ancora deciso, ma arretrerò in difesa Cazzola o Migliaccio. Settimana scorsa Riccardo s’è disimpegnato bene, Giulio è più adatto in caso di reparto a tre. Hanno il cinquanta per cento ciascuno di possibilità di giocare”.
“NON FACCIO IL TOTOFORMAZIONE” – Altri dubbi riguardano il centrocampo e l’attacco, dove Bonaventura dovrebbe partire dalla panchina, mentre Moralez dovrebbe schierarsi dietro Denis e Livaja: “Davvero non so chi ci sarà – taglia corto Colantuono – non posso mettermi a fare il totoformazione. Bisognerà saperli aggredire senza concedere campo. Occorre difendere ma anche riproporsi, una partita d’attesa è impensabile. Al di là delle assenze, di cui non voglio sentir parlare, siamo in casa e ce la giochiamo. Siamo abituati a situazioni limite come questa e altre volte abbiamo fatto bene”.
“GERVINHO MICIDIALE, DE ROSSI DETERMINANTE” – Della Roma, Colantuono teme soprattutto le sfuriate di Gervinho: “È un giocatore micidiale in profondità – ammette il tecnico orobico – a differenza dell’anno scorso sanno giocare anche bassi e in ripartenza. Sul mercato, tra Gervinho, Strootman, Benatia e Ljajic, la Roma ha preso il meglio che c’era. un gruppo di top player. Vincere dieci partite di fila non è facile, aver ritrovato De Rossi poi è determinante. E non parliamo di flessione per gli ultimi tre pareggi, è mancata anche un po’ di fortuna”.
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Fonte: Repubblica
