EDITORIALE – STADIO SAN PAOLO: TUTTI CONTENTI… O FESSI E CONTENTI?
il 7 Ott 2013, 19:58
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“Se De Magistris non mi darà risposte concrete sullo stadio San Paolo vado a costruirmene uno a Caserta”. Queste furono, più o meno, le parole pronunciate dal vulcanico presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, verso fine settembre. Solo una provocazione o il produttore cinematografico avrebbe tenuto fede a quanto dichiarato? Questo non lo sapremo mai dal momento che l’accordo tra Comune di Napoli e ssc Napoli ‘pare’ sia arrivato in data 1 Ottobre.
In verità, i termini dell’accordo non sono stati definiti in maniera cristallina e ad oggi, stando alle dichiarazioni di De Laurentiis e del sindaco De Magistris, ci è dato soltanto sapere che è stata costituita una commissione bilaterale che periodicamente si riunirà per discutere del futuro del San Paolo e dell’area circostante.
Al termine dell’incontro De Laurentiis ha dichiarato agli organi di informazione: “Sono molto contento perché abbiamo trovato una linea comune di dialogo tra pubblico e privato per costruire qualcosa. Abbiamo deciso di creare un tavolo permanente con da un lato il Calcio Napoli e dall’altro il Comune per la valorizzazione del San Paolo, che significa anche valorizzazione del territorio. Quindi ci riuniremo periodicamente per verificare tutti i problemi del passato, eliminarli e vedere quali saranno le problematiche del futuro per non farci cogliere impreparati”. Sugli interventi da compiere per il nuovo stadio San Paolo, il patron del Napoli ha continuato dicendo che “lo stadio può essere progettato, creato in maniera prefabbricata fuori e portato nell’area del San Paolo”.
Soddisfatto è apparso anche il sindaco De Magistris: “abbiamo deciso la costituzione di una commissione bilaterale tra Comune di Napoli e Società Calcio Napoli, che affronti tutti i temi dello stadio. Ci siamo dati un cronoprogramma che avrà come termine ultimo la scadenza della convenzione. È stato un incontro molto proficuo. Siamo entrati nel dettaglio, stabilendo che lo stadio si fa a Napoli con garanzie certe del ritorno dell’investimento. Non si tratterà di un semplice maquillage della struttura e non si esclude che l’intervento possa interessare anche le aree adiacenti lo stadio”.
Le parole di De Laurentiis e De Magitris come al solito, e in perfetto stile italiano, dicono tutto e non dicono nulla, lasciando spazio a un roseo futuro ma anche una serie di dubbi: in questa commissione bilaterale “chi” farà “cosa”? Quando si tratterà di sborsare soldi veri “chi” metterà mano al portafoglio? Se De Laurentiis si esporrà economicamente accollandosi le spese del nuovo stadio perché non ha mai parlato pubblicamente di “stadio di proprietà della società calcio Napoli”? I proventi dello stadio andranno a beneficio del Calcio Napoli o del Comune, oppure, solo una percentuale andrà al Comune a titolo di pagamento per l’eventuale acquisto del San Paolo?
Le domande sarebbero tante e tutte legittime. Allo stato attuale si può solo constatare che le parti in gioco hanno palesato una certa soddisfazione al termine dell’incontro. Da parte nostra possiamo augurarci che alle parole seguano i fatti e che fra qualche anno non staremo ancora parlando dei servizi igienici da terzo mondo del San Paolo o di una società che non può incrementare i propri guadagni, e di conseguenza investire sul mercato e sul vivaio, perché orfana di uno stadio di proprietà.
Come dicono gli anziani: “le chiacchiere stanno a zero”! Si dica una volta per tutte, evitando il ‘politichese’, cosa si vuole fare dello stadio e delle aree circostanti. Soldi pubblici non ce ne stanno e la gestione di un impianto come il San Paolo è abbastanza onerosa per le già depauperate casse comunali. Alienare l’impianto a un privato, nel caso specifico alla società di De Laurentiis, significherebbe alleggerirsi di una voce di spesa che da anni non sembra aver garantito alcun tipo ritorno economico.
Tutto ciò non sembra impossibile, a meno che De Laurentiis non abbia chiesto l’acquisto della proprietà dello stadio a titolo gratuito. In questo caso si parlerebbe del ‘niente’ assoluto.
Le parti erano contente e, quindi, anche noi siamo contenti. Speriamo solo che i tifosi, come spesso accade in queste situazioni, non siano costretti a recitare il ruolo dei Fessi e… Contenti.
Dario Catapano