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Sassuolo, Di Francesco: “Voglio sentire la vicinanza della nostra gente”

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il 31 Ago 2013, 18:44
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Il tecnico dei neroverdi carica l’ambiente in vista dello storico esordio casalingo in serie A: “Mi piacerebbe essere circondato da grande positività. Cercheremo di tornare a vincere come facevamo l’anno scorso”. E sul mercato puntualizza: “Qui solo gente motivata”
di ANDREA MELLI

SASSUOLO – Ciak si gira. Tutto pronto per la prima storica casalinga del Sassuolo in A. Laddove Eusebio Di Francesco ha vinto due volte nella sua carriera. E non è un caso, verrebbe da dire, che i successi di quello che era il suo Lecce fossero arrivati in Emilia-Romagna. A Bologna e Cesena il tecnico pescarese ha assaporato le poche gioie nella massima serie, in attesa di poterla gustare anche a Reggio Emilia.

Nel Trofeo Tim, era pieno luglio, arrivò addirittura il successo. Ma quello era un altro calcio. “Portare i paragoni di quello che ho fatto in A non mi aiuta”, scherza immediatamente Di Francesco che dall’ambiente, la prima al “Mapei Stadium – Città del Tricolore” sarà anche un modo per testare l’affetto della gente, chiede massima positività: “Mi piacerebbe essere circondato da grande positività. Vorrei sentire la vicinanza della nostra gente, anche per continuare a dare risalto a quella che è stata la grande cavalcata della scorsa stagione. Cercheremo di tornare a vincere come facevamo l’anno scorso, ma sappiamo bene tutti quanti quali e quante siano le differenze tra A e B”, spiega il tecnico neroverde alle prese con le pesanti assenze di Magnanelli, affaticamento ai flessori della coscia destra, e di Berardi al secondo dei tre turni di squalifica, oltre a Gomes e Valeri ai box.

Circa cento giorni dopo da quel 18 maggio scolpito nella storia, il Sassuolo ritrova il Livorno. In un contesto, va da sé, completamente diverso. “Ma mi auguro di

assistere allo stesso epilogo. Il Livorno si è rinforzato sul mercato, ha giocatori importanti, prendo l’esempio di Paulinho. Noi però cercheremo di fare la partita”. Per cancellare, inteso come risultato, la sconfitta di Torino. E a chi gli chiede se quella di domani non rischi già di essere una partita fondamentale – dopo la sosta Hellas Verona, Inter, Napoli e Lazio in appena due settimane testeranno sino in fondo la tenuta di una squadra pronta ad accogliere altri arrivi – il pescarese non si tira indietro. “E’ chiaramente troppo presto, anche se le pressioni ci sono sempre”.

Ecco allora che il supporto della gente potrà avere il proprio peso: “So che il fattore campo può essere una componente da non sottovalutare. Per campo intendo anche che vi sia un terreno di gioco decente”. Dettaglio non trascurabile. E figuratevi se possa esserlo il mercato, quasi agli sgoccioli. Chi tentenna, non è il benvenuto. “Voglio gente che venga a Sassuolo motivatissima, ben vengano gli Schelotto (a proposito, domani l’italo-argentino partirà dalla panchina) che hanno sposato in pieno la nostra causa. Marrone vicino? Di mercato non voglio parlare”.

PROBABILE FORMAZIONE: 22 Rosati; 23 Gazzola, 26 Terranova, 35 Rossini, 86 Ziegler; 27 Kurtic, 45 Chibsah, 7 Missiroli; 11 Alexe, 10 Zaza, 70 Farias.

Fonte: Repubblica



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