PRIME IMPRESSIONI SUL NUOVO NAPOLI DI BENITEZ
il 26 Ago 2013, 14:02
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All’indomani della partita del Napoli contro il Bologna una prima valutazione generale già è possibile farla. Sgombriamo subito il terreno dai dubbi e diciamo che il Bologna era lo stesso che lo scorso anno ci scaraventò fuori dalla coppa Italia e che in campionato ci sferrò un colpo quasi mortale per la rincorsa al titolo. La squadra di Benitez ci è piaciuta soprattutto per la mentalità. Non si è praticamente mai accontentata del vantaggio, fino al termine del match ha provato a fare male all’avversario, ha cercato sempre il fraseggio, ma anche la verticalizzazione, il gioco. L’azione è fluita dai difensori che, soprattutto centralmente con Albiol, hanno avuto la responsabilità e la personalità di iniziare il possesso palla con qualità. Non si sono visti quei lancioni alla viva il parroco che la facevano da padrone con Mazzarri. Era un altro gioco quello del tecnico di San Vincenzo che si basava soprattutto sulle ripartenze. Il nuovo Napoli proverà sempre ad imporre il suo gioco.
Ci ha colpiti, poi, la facilità con la quale il Napoli ha portato la partita a casa. Contro questo target di squadre, soprattutto al San Paolo, gli azzurri avevano sciupato diversi punti.
Il Napoli ha dimostrato di poter andare in gol con quasi tutti i suoi calciatori, a differenza della Cavani-dipendenza (a proposito del matador, secondo gol col PSG dopo due partite giocate) che condizionava troppo in taluni frangenti i meccanismi di squadra agli umori e alle ispirazioni del proprio bomber.
Un plauso a Benitez anche per la gestione dei cambi. In particolare quello che ha premiato Radosevic, un mediano tosto che si farà. Così si valorizzano i giovani di prospettiva, alla prima occasione utile vanno gettati nella mischia.
Tutto rose e fiori allora? Restiamo convinti che la squadra ancora non sia completa per affrontare al meglio le tre competizioni. Sarebbe davvero un peccato mortale lesinare l’ultimo sforzo e lasciare il Napoli, come negli ultimi anni, allo status di bella incompiuta. Il tempo per completare l’opera c’è, una settimana per regalare a Benitez ancora un centrocampista con muscoli e soprattutto fosforo in zucca, un difensore veloce e perché no, anche un pivot più esperto. E ai tifosi una traccia concreta per inseguire un sogno.