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GILLET, BRAVO SOLO SUL RIGORE. MAZZARRI ANNULLA CERCI

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il 30 Mar 2013, 23:15
Pubblicato in NEWS NAPOLI. RSS 2.0
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Gillet 5,5. Ipnotizza Hamsik meglio di quanto abbia fatto l’altro giorno con il procuratore Palazzi e para il rigore allo slovacco. Poi però prende cinque gol, di cui quattro dalla distanza; troppi, per uno come lui.
D’Ambrosio 6. E’ cresciuto molto anche in chiusura, ma dà il meglio quando c’è da andare all’arrembaggio. Ecco perché sarebbe stato utile nei tentativi finali del Toro di riacciuffare il pareggio. (11′ st Masiello 6: entra e restituisce equilibrio a tutta la squadra).
Glik 6,5. Glik capitano, urla la Maratona; il polacco si galvanizza e nella ripresa si mette al braccio la fascia, dopo l’uscita di D’Ambrosio. Sfiora il gol su calcio d’angolo, ma poi suda per contenere Pandev.
Rodriguez 6. Il ritardo di Cavani nel tornare in Italia gli fa ritardare di un’ora il suo atteso derby tutto di marca uruguagia. Ma quando entra Cavani, dimostra di avere una marcia in più. I modi ruvidi gli portano una giusta ammonizione per ostruzione su Hamsik: salterà per squalifica la trasferta di Bologna.
Darmian 5. La fascia sinistra non è casa sua, e si vede. Entra male su Maggio e omaggia il Napoli del rigore che Hamsik divora. Nella ripresa va in affanno, tanto da indurre Ventura a spostarlo a destra e inserire Masiello.
Basha 5,5. Prima il gol con la nazionale albanese, poi la ritrovata maglia da titolare granata. Ha fame da vendere e paga la combattività con il giallo del primotempo. Dalla sua parte, però, Dzemaili sfonda e completa la sua tripletta, con il quarto gol realizzato da ex al “suo” Toro.

Gazzi 6. Il trattore granata recupera palloni e suda come sempre. Eppure si nota ancor meno del solito.
Vives 5,5. Inizia a sentirlo suo, quel ruolo di trequartista alle spalle della punta centrale. Smista il gioco, ma sbaglia qualche pallone di troppo e non riesce mai ad accelerare al momento giusto. (11′ st Meggiorini 6,5: entra, corre e sgomita come al solito. Poi, però, segna un gran gol da attaccante vero).
Cerci 5,5. Mazzarri lo individua come pericolo granata numero uno e gli appiccica Zuniga. Il sudamericano impiega dieci minuti a prendergli le misure, poi lo anticipa con puntualità. Il fresco azzurro si sgonfia alla distanza.
Santana 6. Si divora di testa il pareggio al quarto d’ora, ma fa una gara di corsa (e di tecnica) con l’ex compagno Maggio. Fisiologico il calo nella ripresa.
Barreto 6,5. Segna il primo gol granata, pesantissimo, e rompe un ghiaccio spesso due anni e mezzo: l’ultima rete era datata 7 novembre 2010 al Milan. La sua festa è incontenibile e finisce nell’abbraccio carioca con Jonathas. E dire che era stato protagonista di una partenza falsa, fra un errore sottoporta e la mancata chiusura su Dzemaili. (21′ st Jonathas 6,5: il suo ingresso rappresenta la bocciatura definitiva di Bianchi, declassato in un colpo solo a quarta punta granata. E così il brasiliano che aveva matato la Lazio trasforma il rigore del 2-2: due partite, due gol).

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