OBIETTIVO NAPOLI – ZERO PUNTE E ZERO PUNTI PER GLI AZZURRI
il 31 Ott 2012, 23:12
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La sconfitta di stasera allontana dalla vetta della classifica un Napoli che si riscopre fragile e vulnerabile senza il suo Matador e soprattutto senza giocatori in rosa capaci di sostituirlo. Le carenze più evidenti per gli azzurri stasera sono emerse infatti in attacco, dove la mancanza di una prima punta di ruolo è stata determinante, in negativo, per le sorti del match.
Già in passato il Napoli aveva dimostrato di soffrire in maniera evidente le squadre difensivamente molto accorte, che non lasciano spazi in cui esprimere le letali ripartenze che sono il punto di forza dell’undici di Mazzarri. Senza Cavani queste sofferenze sono aumentate in maniera esponenziale in quanto né Pandev né Insigne possiedono le caratteristiche tattiche per fare da punto di riferimento offensivo. Il giovane di Frattamaggiore è stato schierato anche stasera molto largo a sinistra, lontano dal cuore dell’attacco, dove forse avrebbe potuto risultare più utile cercando qualche scambio ravvicinato palla a terra con Hamsik o Pandev. Il macedone, da parte sua, sta attraversando un lungo periodo di involuzione atletica, che gli impedisce di esprimersi sui livelli estivi e lascia il Napoli carente in un ruolo determinante per le sorti della squadra.
Stasera gli azzurri hanno però sofferto anche la mancanza di precisione nelle giocate in mezzo al campo per tutto il primo tempo. Per gran parte della prima fase di partita per il Napoli è stato impossibile imbastire un’azione di gioco pulita, a causa sia della grande aggressività dell’Atalanta, sia di un approccio alla gara del tutto timoroso e poco determinato, che ha propiziato la supremazia iniziale degli uomini di Colantuono.
Il gioco del Napoli è migliorato nella ripresa, quando Hamsik ha cercato di prendersi la squadra sulle spalle, indietreggiando fino ad una posizione di regista per cercare di trascinare i suoi tramite qualche rapido scambio per cercare di infilare la difesa atalantina per vie centrali. Utile al miglioramento del gioco azzurro è stato anche l’ingresso di Dzemaili, stasera più preciso del solito, che ha cercato di dare un contributo in fase di rifinitura, con esiti a tratti soddisfacenti. Il limite del Napoli è tuttavia rimasto quello della mancanza di un uomo d’aria di rigore che potesse fungere da punto di riferimento o concretizzare le varie azioni imbastite dai compagni. Allo stesso tempo è stata pesante anche l’assenza di un elemento come Zuniga, abile a puntare l’uomo sulla sua fascia e a proporsi in sovrapposizione con l’altro uomo sul suo lato, che stasera sarebbe stato Insigne. Il suo sostituto, Dossena, stasera non si è mai fatto vivo sulla sinistra, non riuscendo in nessuna occasione a proporsi con convinzione e non trovando mai la profondità. Per l’ennesima volta gli azzurri sono costretti a fare i conti con le carenze di organico che dall’inizio dell’ultimo calciomercato estivo si sperava -invano- potessero essere colmate. Toccherà dunque aspettare gennaio per sperare di veder colmate le note lacune, con la speranza che a quel punto non sia troppo tardi.
di Rosa Ciancio