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AMARCORD DI ITALIA-SPAGNA

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il 30 Giu 2012, 23:03
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Contrariamente ad ogni pronostico l’Italia si trova a disputare la finale dell’Europeo; domenica sera affronterà la Spagna data da tutti, all’inizio, come vincitrice certa.

L’altra finalista sarebbe dovuta essere la Germania ma la corazzata teutonica si è infranta contro lo scoglio Balotelli e ci metterà un po’ di tempo a raddrizzarsi. Una doppietta dell’inquieto attaccante bresciano ha dunque portato l’Italia a Kiev; il rigore concesso alla Germania in pieno recupero ha solo procurato i classici minuti finali di sofferenza che sono stati la causa della furia di Buffon scappato al fischio finale negli spogliatoi.

Troppi i gol del KO falliti e, negli ultimi minuti, alcune distrazioni della difesa hanno evidenziato un calo di concentrazione che poteva costare molto caro. Sulla partita di domenica la Spagna era e resta favorita ma la semifinale da adito a qualche speranza in più; solo ai rigori le Furie Rosse hanno avuto ragione di un Portogallo sì tenace ma tecnicamente troppo dipendente da un Cristiano Ronaldo nemmeno nella sua migliore serata. I Campioni del Mondo sono apparsi prevedibili, macchinosi; non è certo questa la Spagna rispetto alla quale l’Italia era data per spacciata prima della gara del girone di qualificazione.

Pirlo, sempre più il vero motore dell’Italia, ha posto un serio interrogativo fino a qualche tempo fa impensabile: il centrocampo italiano vale quello spagnolo? Cambiereste Pirlo con Xavi?

In ogni caso il 62% degli spagnoli non si è pentito di non aver fatto ricorso al “biscotto” con la Croazia; sarebbe bastato un 2-2, i giocatori azzurri sarebbero andati in vacanza e gli spagnoli avrebbero affrontato in finale una squadra meno arrembante di quest’Italia. Lo sta ripentendo a voce anche Del Bosque eppure c’è da scommettere che c’è molta meno sicurezza in loro di quanta non ce n’era prima della partita del girone.

Tra Italia e Spagna c’è un amarcord molto inferiore a quello tra Italia e Germania; sfidatesi a Francoforte nell’Europeo 1988, l’Italia vinse 1-0 con gol di Vialli. Quindi si arriva ai quarti di finale di USA’94, Foxboro Stadium di Boston: anche qui successo italiano grazie a Dino Baggio, un’autorete di Benarrivo e rete definitiva di R. Baggio all’88°. Ma i più ricordano quella partita per la gomitata che Tassotti rifilò in area a Luis Enrique rompendogli il naso. Non fu rigore, ma la prova TV inchiodò il difensore e la successiva squalifica, otto giornate, pose fine alla sua carriera in azzurro. Ancora quarti di finale nell’Europeo 2008 nella quale dopo lo 0-0 con cui si chiusero anche i supplementari gli iberici ebbero ragione degli azzurri ai calci di rigore per gli errori di De Rossi e Di Natale.

Approdata alla finale, la Spagne ebbe ragione della Germania dando così vita al ciclo vincente che dura tutt’ora. In caso di successo le Furie Rosse sarebbero infatti la prima Nazionale ad inanellare tre vittorie in altrettanti tornei consecutivi: Europeo 2008, Mondiale 2010, Europeo 2012. Non dovesse succedere non sarebbe un dramma: la qualità del loro calcio non ne uscirebbe certo ridimensionata. Avrebbero solo lasciato il passo ad una squadra, in questo momento, migliore.

 Antonio Gagliardi



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