SACCHI: JUVE PUOI DIVENTARE COME IL BARCA
.Insieme alla leggendaria Juventus di Marcello Lippi, il suo Milan è entrato di diritto nell’epopea del calcio mondiale (come si evince dalla classifica stilata di recente dalla Fifa ndr), come una delle quattro squadre più forti di tutti i tempi insieme anche all’Ajax di Michels e al Barcellona di Guardiola. Stiamo parlando ovviamente diArrigo Sacchi, un monumento della storia del football. Con lui Canale Juve ha fatto il punto in esclusiva sulla straordinaria stagione fin qui condotta dalla Vecchia Signora, sempre più un “Barça” d’Italia, mettendola a confronto con il Milan di Ibra “Gulliver”, con un’analisi finale poi sulla partita di stasera tra Juve e Parma, club allenato nell’85-87 e nel 2001 proprio dal tecnico di Fusignano.
Mister Sacchi, diversi addetti ai lavori sostengono come la Juventus sia una sorta di “Barça” d’Italia paragonando Antonio Conte a Guardiola. E’ un paragone che può starci o appare un po’ fuori luogo dal suo punto di vista?
“Al momento lasciamo perdere questo tipo di paragoni. Il Barcellona pratica un calcio esclusivo, con gli interpreti adatti che nessuna squadra possiede. Però come tipologia di lavoro, sviluppo del gioco e concetti, prospettive future, il team che più si avvicina è sicuramente la Juventus. L’ho detto recentemente e lo ribadisco, mi diverto a guardare le partite della Juve”.
La lotta scudetto contro il Milan è giusto riassumerla in un duello Juventus-Ibra oppure le sembra piuttosto riduttiva tale definizione?
“Come concetto direi che è alquanto riduttivo, però non siamo totalmente fuori strada. Il Milan ha a disposizione una quantità maggiore di solisti, tra questi Ibra fa la differenza ma non c’è solo lui. I rossoneri possono permettersi di praticare un calcio compassato e decidere quando sbloccare una gara. I bianconeri invece devono sempre giocare a mille all’ora, attuare un calcio veloce, spumeggiante e soprattutto essere al massimo sia dal punto di vista fisico che mentale”.
Secondo Lei quindi chi è la principale favorita?
“In Italia di solito prevalgono spesso le individualità, bastano due, tre elementi di spicco in un gruppo per primeggiare. Il Milan possiede inoltre giocatori più abituati a competere per certi traguardi, con grande esperienza a determinati livelli. La Juventus però ha il vantaggio di non partecipare alle coppe e una spinta da parte di tutte le componenti. Ovvero ha più fame e nello sport le motivazioni contano moltissimo…Sarà una bella sfida”.
Stasera si gioca Parma-Juventus. Paradossalmente non ritiene che sia un tipo di match che, date le caratteristiche tattiche dei ducali, possa presentare maggiori insidie rispetto alla sfida contro l’Udinese?
“In un campionato la successiva partita è sempre la più difficile ed è la conseguenza dell’altra. Gli scudetti non si vincono solo dominando le “grandi” ma facendo punti proprio contro le cosiddette “piccole”, pertanto sono queste le sfide che alla fine pesano nel calcolo complessivo di una stagione”.