IL PUNTO SULLA A DI ALFONSO BENEVENTO
il 30 Gen 2012, 12:49
Pubblicato in Copertina, IL PUNTO SULLA A, IN EVIDENZA. RSS 2.0
La prima giornata di ritorno regala nuove sensazioni ed inaspettati colpi di scena. Questo campionato è il più spettacolare degli ultimi decenni, incerto e livellato. Le sorprese sono dietro l’angolo, per la gioia delle agenzie di scommesse e dei tifosi delle cosiddette provinciali. Le due notizie fresche di giornata riguardano lo scudetto che verrà conteso da Juve e Milan e l’ultimo posto utile per restare in serie A, da Lecce e Siena. Per il Salento che risorge, compiendo una vera e propria impresa contro la lanciata Inter un Siena che impatta contro una Fiorentina rigenerata dal solito Jo-Jo e dal nuovo bomber Amauri, coppia che regalerà altre soddisfazioni ai tifosi viola.
Il Lecce ha disputato la partita perfetta, al contrario dell’Inter che snobba la pericolosità dei pugliesi pensando di vincere facile e ci rimette 3 punti.
Il Siena si sveglia troppo tardi, quando il match è ampiamente compromesso per tentare la rimonta, e ora rischia grosso. Un ‘altra squadra che dorme dalle ore 15:00 alle ore 16:25 è il Napoli che si appisola a Marassi. Dopo aver incassato tre sberle, decide di voler pareggiare ma l’impresa riesce a metà. Perché regalare 60 minuti agli avversari ? Natale è ormai passato, eppure i partenopei stanno ancora dispensando regali. Nonostante il mini turn-over applicato, i risultati in campionato restano deludenti. Non iniziamo un’altra crociata contro Mazzarri, Bigon, il mercato, il gruppo perché non servirebbe a migliorare la situazione; questo è il momento di sostenere ed appoggiare il gruppo, poi arriverà il tempo dei processi.
Dopo anni di contestazioni e critiche finalmentela Juventussi gode la vetta e l’approvazione collettiva. Stadio nuovo, gruppo in parte rifondato ma che sembra solido come una roccia, allenatore vincente, gioco che unisce risultati e spettacolo. Per la serie cosa volere di più dalla vita ? Il progetto va a gonfie vele ma a mordere le caviglie dei bianconeri c’è uno storico ed antico rivale, il Milan. Spinto da un maggior tasso tecnico dei singoli, tiene il passo e resta ad una sola lunghezza, come un avvoltoio pronto ad approfittare del passo falso della sua preda. Sarà una lotta all’ultimo respiro fino alla fine.
Molto incerta è invece la lotta per il terzo posto, l’Udinese esce ridimensionata solo nel punteggio dalla gara verità controla Juve, l’Inter invece anche nel morale; dopo le 7 vittorie consecutive lo stop a Lecce è un boccone troppo amaro per essere digerito. Chi approfitta della domenica favorevole èla Lazio, che ritrova Klose e la vittoria esterna nella romantica Verona. Vittoria meritata contro un avversario troppo brutto per essere vero, biancocelesti lanciati in piena lotta Champions League.
In zona Europa League la matassa è difficile da sciogliere, 4 squadre in 4 punti danno l’idea di come i giochi siano più che aperti.La Romasembra ballare una salsa, passo avanti e passo indietro, all’Olimpico si lascia imbrigliare da un Bologna sbarazzino, che va pure vicinissimo al colpaccio. Il Palermo mette a segno la seconda vittoria consecutiva, seppur contro un avversario tutt’altro che irresistibile ( Novara ). Aspettiamo test più probanti per tastare il reale stato di forma dei rosanero.
Il Genoa battendo il Napoli si lancia nella bagarre, candidandosi a recitare un ruolo da protagonista. Ha speculato su un Napoli fiacco, salvo poi spaventarsi nel finale. Il mercato porterà in dote un paio di rinforzi ed il tecnico Marino gongola.
In coda il Cesena fa harakiri e si rovina con le sue stesse mani, perdendo lo scontro salvezza casalingo con l’Atalanta. La brillantezza delle precedenti giornate sembra smarrita, il gruppo appare stanco e quasi rassegnato al triste epilogo. Serve un cambio di rotta urgente. Cambio che servirebbe al Novara, tristemente ultimo, senza gioco e senza cattiveria agonistica. Montella e Donadoni si dividono “ la pagnotta “ ma i tifosi catanesi si rammaricano per l’occasione persa. Con un po’ di determinazione in più gli etnei avrebbero potuto vincere il match a mani basse.
Sul podio dei Flop di giornata troviamo:
3) Marco Rossi: in settimana chiede di essere ascoltato per una deposizione spontanea sullo scandalo scommesse, la domenica sigla l’auto-gol con cui il Cesena perde lo scontro salvezza. Una settimana più nera che bianca per lui.
2) Marek Hamsik : nel primo tempo si trova solo davanti al portiere e si lascia ipnotizzare. Non è la prima volta in questa stagione che sbaglia gol clamorosamente facili. Un giocatore del suo calibro deve incidere di più.
1) I fischi e/o cori durante il minuto di silenzio: su alcuni campi questa brutta usanza sta dilagando. Ieri in onore dell’ex presidente della Repubblica Scalfaro, si sono sentiti per l’ennesima volta. Chela Legaprendesse decisioni innovative come far scorrere immagini piuttosto che suonare una canzone per arginare l’idiozia di chi è affetto da mania di protagonismo domenicale.
Sul podio dei Top troviamo :
3) Rodrigo Palacio: premiato per il suo primo gol, gesto tecnico dall’alto coefficiente di difficoltà. Il Genoa ha ritrovato verve grazie alle sue giocate, da attaccante completo.
2) La coppia Miccoli – Budan: fisicamente naturale e calcisticamente perfetta. Il piccolo Miccoli, con l’acconciatura da ultimo dei moicani, serve due assist al bacio che il gigante Budan trasforma in gol. Intesa perfetta, risultati assicurati.
1) Serse Cosmi: perché se il Lecce ha chances di salvezza è solo merito suo. Ha trasformato una squadra, trasmettendole grinta e coraggio. E’ un personaggio che fa bene al nostro calcio, un guerriero nato, sanguigno e genuino che ha in mente una sola cosa: la salvezza del Lecce.
di Alfonso Benevento (Radio Punto Zero)