IL DOMANDONE – TURNOVER SI O TURNOVER NO PER IL NAPOLI DI MAZZARRI?
.Turnover si, o turnover no? È un po’ questo il dilemma che sta affrontando mister Mazzarri in queste settimane ed è quello su cui dibattono i critici e i tifosi. In linea generale, una squadra come il Napoli che ha il privilegio, ma anche l’arduo impegno di disputare tre competizioni prestigiose (campionato, coppa Italia ed Europe League), avrebbe necessità, di tanto in tanto, di dare il cambio ai propri titolari per consentirgli di ricaricare le batterie. Ma il Napoli può permettersi di sacrificare a turno Cavani, Hamsik e Lavezzi per affidarsi ai propri rincalzi? Assolutamente no! Infatti, le seconde linee di Mazzarri non valgono lontanamente i titolari. Il Napoli rispetto allo scorso anno proprio in panchina pare essersi indebolito: elementi come Denis, Datolo, Contini e Cigarini hanno spesso tolto le castagne dal fuoco e mancano tanto nelle rotazioni. I nuovi invece, fatta eccezione per qualche sprazzo del ‘principito’, non sempre hanno dato la sensazione di potersi rendere utili alla causa azzurra. In certi casi, c’è proprio carenza di determinati ruoli. Ad esempio, dopo il prevedibile infortunio occorso a Lucarelli (viste le precarie condizioni atletiche in cui si era presentato a CastelVolturno e la sua non più giovane età) nella rosa del Napoli manca assolutamente il cambio di Cavani, non vi è traccia di un centravanti, almeno che non si intenda riesumare Bucchi ormai sul viale del tramonto come dimostrano hainoi anche le sue recenti deprimenti esibizioni in cadette ria. La speranza dei tifosi e di Mazzarri è che De Laurentiis a gennaio comprenda finalmente che questa rosa deve essere ampliata ed irrorata da calciatori di qualità, augurandoci nel frattempo che non sia troppo tardi soprattutto in chiave europea… (VINCENZO LETIZIA / PianetAzzurro).
In ogni squadra devono sempre giocare gli elementi più in forma. Non credo al turnover sistematico, dunque. Piuttosto deve esser il tecnico bravo a motivare tutti i componenti del gruppo affinchè anche chi gioca meno si faccia trovare pronto al momento opportuno. Da questo punto di vista , ad esempio, non mi convince la scelta di schierare e tenere sempre e comunque in campo Maggio non mi convince. Credo che l’organico del Napoli sia al momento congruo con le ambizioni stagionali del club, ma che vada meglio utilizzato e valorizzato. (PEPPE IANNICELLI / Canale 21).
Una squadra che disputa tre competizioni non solo deve, ma dovrebbe affidarsi al turnover. È anche un Napoli che appare stanco, e questo lo si è evidenziato dopo il match contro il Milan, ma che non può fare rotazioni. Perché a parte Yebda e forse Dumitru (che nei pochi minuti giocati con il Milan ha mostrato vivacità e discreti movimenti), in panchina non ci sono elementi all’altezza dei titolari. Non vi è dubbio che rispetto allo scorso anno, è soprattutto in panchina che si avvertono le maggiori problematiche che a gennaio dovranno essere urgentemente risolte. (GIANFRANCO LUCARIELLO / Leggo).
Parto dal presupposto che il turnover è necessario per una squadra che vuole competere ad alti livelli su più fronti, ma naturalmente per attuarlo proficuamente ci vuole un organico ben attrezzato in ogni reparto. Ed proprio qui che casca l’asino o per meglio dire “o’ ciuccio” nel caso del Napoli. La rosa azzurra presenta più di una carenza sotto questo aspetto. In difesa, dal mercato non è arrivato il tanto sbandierato centrale mancino, ma solo il titubante Cribari e il valore aggiunto Santacroce è fin qui “non pervenuto”. A centrocampo, pur essendoci, le alternative rendono poco e manca come il pane un giocatore di qualità. In attacco, Dio ci conservi Hamsik, Lavezzi e Cavani, poichè l’infortunio di Lucarelli e soprattutto le “sanguinose” cessioni di Quagliarella e Denis, hanno aperto una voragine incolmabile con Dumitru e Bucchi. Se a questo aggiungiamo che due dei principali acquisti della società (Sosa e Yebda), sono arrivati solo a fine agosto e tardano ad inserirsi e a trovare la migliore condizione, il quadro è chiaro. Con Mazzarri che, al momento,spesso si pone nei confronti del turnover con un comprensibile vorrei ma non posso, che la dice lunga su come la società debba intervenire a gennaio sul mercato. (CARLO CAPOTALE / Televomero).
Premetto che il Napoli nei cambi, rispetto allo scorso anno, si è indebolito. Il turnover in questo contesto non è possibile per Mazzarri. Al di là Yebda non vedo giocatori in panchina in grado di non far rimpiangere i titolari. A gennaio occorrerà operare almeno tre acquisti: uno in difesa, uno a centrocampo e soprattutto uno in attacco, se non si vorrà giocare sempre con gli stessi elementi. Poi, c’è la questione Hamsik. Fin quando non imparerà a giocare a centrocampo sarà sempre un mezzo giocatore. Il mister deve aiutare lo slovacco a crescere tatticamente, giochi a metà campo e sarà utile alla squadra, perché se gioca da trequartista, al di là dei gol che servono al suo score personale, il suo apporto non risulta sempre convincente. (PAOLO DEL GENIO / Canale 8).