IL BOOM DEI NUOVI STADI: IN ITALIA SCOPPIA IL “SALOTTO SPORTIVO”
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Scritto da a cura di Leonardo Lasala – www.ndbc.it
In un’Italia sempre più indebitata , con le grandi aziende e persino le pubblic company quasi in ginocchio, dove realtà come Tirrenia e Fiat promettono più licenziamenti che utili, il mondo del calcio mostra un volto in stile “Pierrot”. Se infatti società come Roma, Lazio, Fiorentina sembrano non scoppiare di salute da un punto di vista finanziario, e proprio nel momento in cui il falso alibi della tessera del tifoso vuol coprire un progressivo disaffezionarsi degli italiani verso il soccer (dati degli abbonamenti in crollo verticale in questa stagione), ci sono società che progettano o addirittura sono a buon punto , per la costruzione di nuovi stadi.
Lo stadio come “salotto sportivo” è dunque il nuovo vezzo del calcio Made in Italy, ed in particolare di un calcio sempre più attento ad investimenti alternativi rispetto alle prestazioni sportive. La moda come sempre è riflesso di quanto accaduto in Inghilterra almeno un decennio fa, dove i principali club britannici hanno investito milioni di sterline su stadi sempre più avanzati , simili più a teatri e musei che a strutture sportive tradizionali. In Inghilterra però questo non è servito al Manchester United o ad altre realtà per sottrarsi alla crisi finanziaria ed in Italia sembrano aver letto solo i primi dati del modello inglese e per lo più in ritardo.
Il nuovo stadio della Juventus
Il club italiano più titolato è tra i capostipiti di questa nuova moda. Sul sito del clubo torinese all’indirizzo http://www.juventus.com/site/ita/JPL_newstadium.asp possiamo visualizzare tutto il progetto del nuovo Stadio. Secondo quanto riportato sul portale web <<il nuovo stadio potrà ospitare 41.000 spettatori ed è stato concepito con i massimi standard di sicurezza. L’accesso, privo di barriere architettoniche, avverrà da quattro ingressi posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi sulle quali sorge l’impianto e portano a un anello che gira intorno allo stadio L’anello sarà un luogo sicuro, dove potranno venire controllati i titoli di ingresso e dove potranno sostare i mezzi di servizio e di soccorso. Alle gradinate e alle tribune si accederà da 16 passerelle distribuite nei diversi settori sospesi sugli spazi che costituivano il vecchio stadio. Al termine degli eventi, in caso di emergenza, l’impianto si potrà svuotare in meno di 4 minuti. La copertura degli spalti, studiata in galleria del vento, verrà realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente e in parte opaca, per permettere una visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, e nel garantire il passaggio di luce sufficiente alla crescita dell’erba del campo >>. Il modello ipotizzato dalla Juventus è dunque uno stadio piccolo, che mostra grande attenzione per la questione sicurezza ed il poter offrire una visione della partita senza disagi , magari anche coperti dalla intemperie. Siamo tuttavia realmente convinti che al nostro calcio servano nuovi stadi ? Non occorrono forse investimenti diretti a salvaguardare la possibilità per i veri tifosi di assistere ad un evento sportivo , senza incorrere in tumulti e guerriglie urbane ? Il dubbio legittimo è quello che più che tutelare gli spettatori , si realizzino ottimi investimenti immobiliari, il che significa leva finanziaria (cioè possibilità di dare a garanzia la struttura con le banche) e ulteriore indebitamento. Non si era forse invocato nel nostro calcio maggior rigore e dopo la retrocessione del Napoli lanciato anatemi sui bilanci ?
Auguriamoci che l’esempio inglese, sia vero solo a metà…..
