Milan-Crotone 2-1, il morso finale di Lapadula tiene il diavolo al secondo posto
MILANO – All’ora di pranzo il Milan non ha divorato il Crotone. Ma il morso finale di Lapadula, dopo il rigore parato da Cordaz a Niang, gli è comunque bastato per conservare il secondo posto e per presentarsi alla sfida dell’Olimpico con la Roma nelle migliori condizioni possibili. Le tre partite in sequenza – Roma in trasferta e Atalanta in casa in campionato, prima della finale di Supercoppa italiana a Doha – potranno chiarire le ambizioni di una squadra che non demolisce quasi mai gli avversari, anche i più deboli, però non viene mai demolita. L’attenzione si sposta adesso sulle vicende dell’interminabile passaggio di proprietà da Berlusconi alla cordata cinese Sino Europe. Ma non si può dire che Montella e i suoi giocatori non stiano facendo il massimo, per riportare all’entusiasmo con i risultati i loro tifosi, che stanno via via ripopolando San Siro.
SUSO UNICA FONTE – In assenza dell’infortunato Bonaventura, che ha saltato la sua prima partita di campionato, il Milan doveva trovare una fonte di gioco alternativa: leggermente decentrato, Bonaventura è infatti il vero regista, che permette a Locatelli di fare soprattutto da schermo davanti alla difesa. Ma Sosa, che dopo essere retrocesso nelle gerarchie recuperava la maglia da titolare soltanto grazie al turnover con Kucka diffidato e preservato per la Roma, ha sprecato l’occasione: troppo prevedibili le sue giocate. Anche Pasalic, da mezz’ala destra, non cancellava la sensazione di una macchinosità poco adatta ad aprire brecce nella doppia linea a quattro piuttosto bloccata del Crotone. L’azione milanista, per trovare sbocco, doveva dunque partire dalla fascia destra, dai dribbling con conversione improvvisa di Suso, oppure dalla sinistra, dove Niang tentava le sue fughe in verticale, con l’appoggio di De Sciglio. Lapadula, centravanti in perenne agguato sui palloni vaganti, pagava la scarsità della materia prima.
SORPRESA, MA NON TROPPO – La soluzione per sbloccare la partita era in teoria l’innalzamento del ritmo, utile a fare perdere compattezza al Crotone, schierato da Nicola secondo tattica attendistica da Nicola, che però non disdegnava il pressing degli attaccanti nella metà campo avversaria e in particolare su Donnarumma, costretto a un paio di rischiosi rinvii. Il pressing ha appunto permesso la cattura di un pallone a Locatelli e a Capezzi di arrivare al tiro (alto). La mira sbagliata di Niang e soprattutto di Sosa, nonché un paio di eccellenti salvataggi in mischia di Ceccherini e Martella hanno garantito pochissimi brividi a Cordaz. Anzi, è stato Donnarumma a spaventarsi di più: su inserimento in area, Stoain non ha centrato la porta. Lo ha fatto tuttavia, poco dopo la metà del primo tempo, Falcinelli, servito in scivolata da Rhoden, che è scattato in contropiede, ha resistito al recupero di De Sciglio e con l’assist da terra ha mandato a vuoto Romagnoli: Falcinelli era a quel punto liberissimo di infilzare da un passo il portiere. L’azione ha messo a nudo lo sbilanciamento del Milan, squadra più a suo agio quando viene attaccata.
MARCATURE LARGHE – Eppure, proprio nel momento in cui avrebbe dovuto mettere a frutto tatticamente il vantaggio, il Crotone si è distratto nella situazione fondamentale per chi pratica un calcio difensivo. Le marcature sugli attaccanti si sono allentate. Niang, scattato in posizione più che regolare su un lungo lancio di Paletta, ha agganciato bene in area, salvo farsi rimontare da Ceccherini. Sul corner conseguente Paletta ha anticipato di testa Crisetig: il tocco all’indietro ha offerto a Pasalic, smarrito da Rosi nell’area piccola, il comodo 1-1. Le distrazioni sono proseguite dopo l’intervallo. Sfondando sulla sinistra, il Milan ha subito trovato un’occasione d’oro: Abate non è riuscito a deviare il pallone da due passi, ma ancora più grave è stato l’errore di Lapadula, che ha corretto la traiettoria addosso a Cordaz.
SCIAGURATO NIANG – Nella lista delle sventatezze si è però autorevolmente issato al primo posto Niang, che all’8′ ha calciato malissimo il rigore procurato da Lapadula. Il centravanti se l’era conquistato difendendo un pallone in area e cadendo sull’ingenuo contrasto di Crisetig, ammonito. Avrebbe anche voluto batterlo, per farsi perdonare il gol mancato, ma Niang gli ha tolto il pallone di mano e si è presentato sul dischetto, secondo consuetudine: il destro incrociato a mezz’altezza ha eletto Cordaz, reattivo nel balzo, a potenziale eroe della partita, insieme ai ragazzi disabili dell’imminente Torneo quarta categoria della Figc, scesi sul prato del Meazza prima del fischio d’inizio e nell’intervallo. La parata di Cordaz ha un po’ annebbiato il Milan. Anche se ha continuato a giocare in attacco, addirittura con qualche avanzata di Paletta, un pallone perso da Suso si è trasformato nel contropiede che Falcinelli ha sfruttato per servire Trotta al limite: Donnarumma ne ha respinto il tiro, forte ma non abbastanza angolato.
METAMORFOSI IN ATTACCO – I due allenatori hanno pescato in panchina per cercare di vincere, pur con le rispettive propensioni tattiche. Ha cominciato Nicola, inserendo Palladino, esterno più offensivo di Stoian. Montella ha risposto con Luiz Adriano per l’opacissimo Sosa. Per qualche minuto Suso è arretrato in mediana e il tridente è diventato Niang-Luiz Adriano-Lapadula: giusto il tempo per vedere il brasiliano in fuga, stoppato in recupero da Ceccherini. Nicola ha allora scelto un terzino puro, Samprisi, per Martella. Montella ha invece messo fine al pomeriggio di Niang, che continuava a cercare invano la catarsi con dribbling cocciuti. Con Honda in campo, il sistema 4-2-4 ha definitivamente illustrato che cosa sarebbe accaduto nel finale: un assalto del Milan, a base di mischie. Così è stato e appunto in mischia, su rinvio flebile del collega Trotta arretrato a difendere, Lapadula ha girato in gol il 2-1 di una vittoria sofferta quanto importante. Con un’unica postilla poco gradita a Montella: Kucka, entrato per concedere a Lapadula la passerella, è stato ammonito e salterà proprio il duello romano, per il quale era stato preservato.
MILAN-CROTONE 2-1 (1-1)
MILAN (4-3-3): Donnarumma – Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio – Pasalic, Locatelli, J.Sosa (28′ st Luiz Adriano) – Suso, Lapadula, (45′ st Kucka), Niang (36′ st Honda). All. Montella
CROTONE (4-4-2): Cordaz – Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella (30′ st Sampirisi) – Rhoden (44′ st Simy), Capezzi, Crisetig, Stoian (26′ st Palladino) – Falcinelli, Trotta. All. Nicola
ARBITRO: Di Bello.
RETI – 26′ pt Falcinelli, 41′ pt Pasalic, 41′ st Lapadula.
NOTE: Ammoniti Rosi, Locatelli, Crisetig, Rhoden, J.Sosa, Stoian, Lapadula, Kucka. Spettatori effettivi 29.300.
milan ac
- Protagonisti:
- gianluca lapadula
Fonte: Repubblica