ALTRI SPORT & VARIE

Milan, Pier Silvio aspetta i cinesi: ”Certezze ci sono, il 13 dicembre giorno cruciale”

Milan, Pier Silvio aspetta i cinesi: ''Certezze ci sono, il 13 dicembre giorno cruciale''Pier Silvio Berlusconi (agf) MILANO – Piersilvio Berlusconi è convinto che la cessione del Milan andrà in porto: “Se tutto va come deve andare, e non vedo perché non dovrebbe succedere, mi sembra che ci siano delle certezze”, ha detto il figlio del proprietario del club rossonero a margine della presentazione della fiction sulla vita di Papa Francesco, prodotta da Mediaset.
 
“GIORNO CRUCIALE” – Piersilvio crede che sia possibile anche una chiusura in occasione dell’assemblea del 13 dicembre: “Penso proprio che sarà un giorno cruciale”. La situazione è ancora molto fluida. Negli ultimi giorni ha preso quota la possibilità di un ulteriore rinvio del “closing” che dovrà passare attraverso un’intesa tra Sino Europe e Fininvest con nuovi vincoli economici e accordi di gestione nel periodo transitorio: centrale un nuovo versamento di denaro da parte dei compratori cinesi che hanno già depositato 100 milioni come caparra a inizio settembre. Questa incertezza è frutto delle difficoltà di composizione finanziaria del gruppo cinese (disponibilità economiche, numero e nomi dei soci), non solo di una corsa contro il tempo a livello di autorizzazioni. Per questo motivo sarebbe determinante la comunicazione degli altri investitori oltre a Yonghong Li e Haixia: tante volte annunciata e ora attesa al più tardi tra lunedì e martedì.
 
CONSIGLIO A SILVIO – Ma parallelamente è in corso la volata per rispettare ancora il termine del 13: nei giorni scorsi la riunione tra Marco Fassone e manager Fininvest si è svolta su questa base. Al centro della discussione il “passaggio di consegne”. Al momento la holding della famiglia Berlusconi non ha ricevuto richieste ufficiali di proroga: succederà nel momento in cui Sino Europe alzerà bandiera bianca per la scadenza fissata all’assemblea. Piersilvio non è entusiasta della possibilità che il padre diventi presidente onorario senza poteri: “Non lo so. Io non lo farei. Ha deciso di vendere ed è giusto rispettare la sua decisione. Ma non riesco a dire che mio padre sarà ‘fuori’ dal Milan. Il suo legame rimarrà sempre di cuore. Il mondo del calcio é cambiato, purtroppo il calcio italiano non è in una situazione facile. Il Milan di Montella mi sta stupendo. Sta facendo un buon campionato”.
 

KAKA’ PER LA BANDIERA – Intanto non è stata abbandonata la pista che porta all’inserimento di una bandiera milanista in società. I sondaggi stanno proseguendo dopo l’uscita di scena di Albertini e Costacurta, il “no” di Paolo Maldini motivato con la scarsa chiarezza proprietaria della compagine cinese e la situazione mai davvero decollata con Ambrosini. Tra i nomi che potrebbero interessare i nuovi compratori ci sarebbe anche quello di Kakà. Il brasiliano ha annunciato che la prossima sarà la sua ultima stagione con Orlando nella Major League Soccer americana (contratto in scadenza al 31 dicembre 2017). Possibile un ritorno per chiudere la carriera in Brasile. Ma questa fase di transizione ha alimentato interesse dall’Italia per l’inserimento dirigenziale in una casella ancora scoperta. Kakà è stato l’ultimo Pallone d’oro rossonero nel 2007 e nello stesso anno ha trascinato la squadra allenata da Ancelotti all’ultimo successo milanista in Champions League. E’ uno degli idoli dei tifosi milanisti. Kakà però ha intenzione di continuare a giocare a calcio ancora per qualche anno. 
 

milan ac

serie A
Protagonisti:
PIer Silvio Berlusconi

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui