Juventus, Higuain risponde ai critici: “C’è anche chi mi apprezza”
Gonzalo Higuain (agf) TORINO – Ad agosto, nell’esordio in bianconero contro la Fiorentina, ci mise appena nove minuti a dire la sua, con un gol decisivo, dopo un’estate di polemiche e sfottó, compreso il “maialino” pronunciato nei suoi riguardi dall’illustre ex Prosinecki. Sabato, allo Stadium contro il Pescara, Higuain cercherà un altro riscatto personale, una piccola vendetta a distanza dopo i fischi di San Juan e i fiaschi di Belo Horizonte.
HIGUAIN SPEGNE I FISCHI: “C’E’ CHI MI APPREZZA” – “Si fatica a ricordare una contestazione così forte verso un giocatore della Nazionale”, scrivono su Olé Clarin. Ora, l’Argentina è la miniera delle polemiche calcistiche, ci è spesso finito in mezzo anche Messi: nessuno è profeta in patria. Le ultime critiche feroci, gli sfottò sui social, l’etichetta di “grassone”, le bordate di fischi dello stadio Bicentenario e soprattutto il discutibile dualismo con Pratto, nuovo eroe di quella “hinchada” che non perdona al Pipita i gol divorati contro Germania e Cile nelle finali del Mondiale 2014 e della Copa America 2016, hanno comunque lasciato il segno sullo stesso Higuain. Che ha una voglia matta di voltare pagina, come ha in qualche modo dimostrato oggi sui social network: “Mi rendono molto felice i messaggi affettuosi che sto ricevendo. Grazie a tutti”. Poi, a stretto giro di tweet: “E’ bello sapere che c’è gente che apprezza quello che fai. Grazie per l’affetto, grazie di cuore”. La rabbia agonistica del Pipita può tornare molto utile alla Juve, sabato contro il Pescara e ancora di più martedì a Siviglia. “Sulla frustrazione ci si può lavorare bene”, assicura il Paolo “Sonlentino” di Maurizio Crozza.
ALLEGRI TRA EMERGENZA E TURNOVER – Oggi Allegri ha testato le condizioni psicofisiche dell’argentino, reduce da volo transoceanico, e degli ultimi nazionali (Cuadrado, Evra, Lemina). Tutti tranne Dani Alves che ha chiesto e ottenuto un permesso fino a sabato: salta il Pescara e punta il Siviglia, la sua ex ex squadra da provare a battere per assicurarsi al club gli ottavi di Champions, il primo traguardo stagionale, e per riprendersi la testa del girone.
Allegri, in vista della trasferta di martedì al Sánchez-Pizjuán, dovrebbe risparmiare anche Cuadrado, 90′ minuti in campo con la Colombia contro l’Argentina (79 in più di Higuain), i quasi recuperati Chiellini e Marchisio e forse uno tra Khedira e Pjanic. Difficile fare a meno di Higuain, vista l’emergenza da codice rosso di un attacco ancora orfano di Dybala e Pjaca. Il “Pipita”, candidato a duettare con Manduzkic oppure a giocare in un tridente inedito completato da Alex Sandro, farà probabilmente staffetta con il classe 2000 Kean, che partirà quasi sicuramente dalla panchina. Turnover sì, ma senza esagerare. Dietro l’angolo c’è un fondamentale crocevia europeo: prima però la Juve dovrà sbarazzarsi del Pescara (arbitra Fabbri) e inanellare la terza ripresa vincente del campionato, dopo quelle contro Sassuolo e Udinese. “Sabato on dovremo assolutamente pensare al Siviglia – avverte Daniele Rugani ai microfoni di Sky Sport -. L’anno scorso la Juve ha dimostrato che basta poco per riaprire il campionato. La Roma in questo momento è forse la rivale più accreditata, ma stanno facendo bene anche il Napoli e il Milan”.
BENTANCUR, SVELATO ACCORDO JUVE-BOCA – La Juventus verserà al Boca Juniors per il cartellino di Rodrigo Bentancur 9,4 milioni più 2 di bonus nel caso in cui il regista uruguaiano dovesse restare in bianconero per almeno tre anni. Le cifre esatte dell’accordo per il giocatore atteso a Torino a giugno sono state rivelate da “Informacion CABJ”, profilo Twitter ben informato sulle vicende del club xeneize, tanto da pubblicare un’immagine dello stesso contratto. In caso di cessione di Bentancur a un’altra società, la Juve dovrà riconoscere il 50% dell’incasso al Boca Juniors, a cui andranno anche altri bonus al raggiungimento di determinati risultati sportivi da parte del 19enne centrocampista (0,5 milioni alla decima presenza in bianconero, 0,5 in caso di qualificazione in Champions League e altri 0,5 milioni al decimo gol).
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Fonte: Repubblica