Primi per una notte. Ma quel blackout di inizio di ripresa…
E meno male che che Arkadiusz Milik sapeva segnare solo di testa. Tanti i professoroni che si erano espressi dopo la doppietta segnata all’esordio in Champions in casa della Dinamo Kiev. «Deve fare la pace con i piedi, quando corre rischia di cadere», avevano detto in molti. A quanto pare nessuno si era andato a vedere i gol del polacco con la maglia dell’Ajax. Arek, però, gli ha dato a tutti una ripassata ieri sera con una rete in anticipo e una seconda con un tiro dalla distanza di sinistro che è finito tra palo e portiere. Signori, questo è un grande attaccante che da quando è arrivato è già a quota sei gol. Tre le doppiette, due in serie A e una in Champions. Non si capisce perché qualcuno vuole cercare sempre di far passare in secondo piano il grande acquisto fatto da De Laurentiis. Che ieri sera ha confermato in diretta tv di non voler andare più allo stadio alla vigilia della sua partenza per la Cina. Il patron non spendeva 35 milioni per portarsi a casa un brocco. Si dirà che tutto quello che tocca diventa oro perché è molto fortunato. Ma nel calcio non accade sempre questo. Grazie a Milik, dunque, il Napoli torna prima in classifica dopo un bel po’ di tempo. L’ultima volta era stato il 13 febbraio scorso. Aspettando la Juve che gioca oggi in casa dell’Inter, gli azzurri guardano tutti dall’alto. Mettendo anche un po’ di pressione ad una avversaria bianconera che era stata identificata come colei che avrebbe distrutto il campionato. Magari lo farà anche ma per il momento deve fare i conti con la formazione di Sarri. Che contro il Bologna, dopo un primo tempo perfetto e il gol del solito Callejon (capocannoniere del torneo con 5 reti), ha rischiato di buttare il successo nella ripresa quando Verdi dalla distanza ha spezzato le mani a Reina. Che qualche colpa ce l’ha sicuramente. Va detto, però, che il giovane che piace molto a Sarri ha fatto un capolavoro. Ci ha creduto Donadoni fino ad un certo punto ma quest’anno il Napoli ha una panchina che può fare la differenza in qualsiasi momento. Infatti, quando Sarri ha detto a Milik di svestire la tuta per andare in campo c’è stato un boato dagli spalti. I tifosi sapevano in cuor proprio che qualcosa sarebbe cambiato rispetto a prima. Detto, fatto. Il polacco è entrato e si è abbattuto sul Bologna. Che nulla ha potuto in occasione di entrambi i gol. Naturalmente non sempre il gigante Arek può fare gli straordinari e quindi sarebbe il caso di non mettere a rischio il risultato dopo un primo tempo davvero eccellente. Purtroppo le fatiche della Champions per qualcuno si sono sentite. E quindi ad un certo punto c’è stato un blackout momentaneo dove il Bologna ha provato ad approfittarne. Così non è stato e quindi al fischio finale si è festeggiata l’ennesima vittoria di questa stagione. La quarta per la precisione. Peccato per quel pari di Pescara. Fino alle 20 di oggi siamo primi. Poi chissà.
Il Roma