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Bologna-Cagliari 2-1, Verdi e Di Francesco stendono i sardi

BOLOGNA – E’ il giorno delle scommesse vinte, per il Bologna. Le scommesse di Donadoni e Bigon, quei giovani attaccanti che la piazza discute, Simone Verdi e Di Francesco junior, sono loro a riaccendere i motori della squadra rossoblù, quei motori bruscamente spenti dal Torino, alla prima trasferta. Corrono e si impegnano, fino a segnare il loro primo gol personale in serie A. Vince il Bologna e perde un Cagliari punito nei suoi errori, e imbronciato perché – oltre ai tre punti – si fa male gravemente Ionita (probabile frattura) – sfortunato nel finale convulso, quando i sardi gettano il cuore oltre gli ostacoli.

Fa molto caldo al Dall’Ara, temperatura ferragostiane. Il Bologna però per almeno mezz’ora fa il gioco con una certa continuità, il “rombo” in mezzo di Rastelli consente ai suoi di vantare una certa superiorità numerica in mezzo ma è debole sui lati. Dove il Bologna si fa sentire, ma la coppia mancina Masina-Krejci, la più sollecitata, è un po’ distratta, mentre a destra – se Krafth dimostra la sua specialità della casa, il cross, ma è timido nel proporsi, Verdi è il più ispirato sia nel lavoro propositivo sia nell’andare in pressing difensivo.

Atteggiamento guardingo delle due squadre e pochi spazi disponibili. Le manovre ci sono, gli schemi vengono rispettati, come il cross di Krafth che permette a Taider, inedita ala sinistra, di tirare da posizione ravvicinata, al volo. Il franco algerino ha il demerito di cercare il primo palo, dove Storari si fa trovare pronto. 
Il Cagliari, in avvio molto sulle sue, comincia a rispondere a tono quando Padoin si accende. La replica avviene su calcio d’angolo, su cui Alves spizzica, piegandosi. Borriello c’è, ma si fa sorprendere dalla traiettoria e – coperto da Oikonomou – calcia da posizione ravvicinata sull’esterno della rete.

Il Bologna vede premiata la maggiore pressione dopo 23′ e prima del pit stop che Abisso fischia per consentire alle squadre di rinfrescarsi (si fa per dire). Destro subisce un fallo di Salamon e Verdi calcia forte sul palo non coperto dalla barriera. Bravo è Masina a piegarsi e a far passare la sfera. Storari è in colpevole ritardo e il pallone lo supera. Che non sia giornata per il vice di Buffon, e al contrario sia la giornata di Verdi, lo si capisce nella seconda azione importante nell’economia del match, all’inizio di ripresa. Verdi dalla sua trequarti vede e premia lo scatto di Krejci, che taglia fuori i centrali e prende il tempo al portiere, ampiamente fuori area. Storari lo falcia, come un tagliaerba. Abisso è lontano, ma l’assistente ha visto tutto. Il rosso è sacrosanto. Entra Rafael, il sacrificato è un Barella poco lucido. 

Si aprono praterie per il contropiede di casa, mentre il Cagliari si getta avanti ma con poco costrutto, nonostante la buona giornata di Di Gennaro in regia. Sono gli esterni a non esistere. Il caldo però è amico del Cagliari. Il Bologna controlla con sicurezza dietro, piace Nagy nella copertura, manca brillantezza. Donadoni allora: azzecca il cambio. Dentro Di Francesco per Destro il cui unico guizzo aveva chiamato Rafael a una deviazione importante, d’istinto: e per il figlio d’arte è subito gol, prima ancora che Rastelli provi a giocarsi la carta Farias per un deludentissimo Sau. 
Assorbita la botta subita da Storari, Krejci si accende. Dopo aver servito al bacio Dzemaili in area, goffa la girata dello svizzero albanese, il ceko salta Isla – pessimo esordio – ed entra in area per servire l’assist a Di Francesco che completa la sua settimana da incorniciare sigillando la vittoria.

Finita? Ma no: il Cagliari non si dà mai per vinto. Bruno Alves infila da lunga distanza la punizione dell’1 a 2 (Da Costa in ritardo), a poco meno di 10′ dalla fine; e Farias si presenta davanti a Da Costa ma gli mancano i centimetri per scavalcare di testa il portiere in uscita.  Donadoni s’infuria, e il Bologna capisce, sebbene Torosidis, subentrato a Masina, debba ancora capire cosa la piazza si aspetta da lui. Nel recupero l’infortunio a Ionita che si getta generosamente in scivolata su un pallone vagante, assieme a Krafth. Il piede gli resta sotto e ha un movimento innaturale. Serve la barella. Gli esami radiografici stabiliranno l’entità del danno subito. 
 
Bologna-Cagliari 2-1 (1-0)
BOLOGNA:
Da Costa 6 – Krafth 6, Gastaldello 6.5, Oikonomou 6, Masina 5.5 (76′ Torosidis 5) – Dzemaili 6, Nagy 6.5 (87′ Viviani 6), Taider 6 – Verdi 7, Destro 6 (67′ Di Francesco 6.5), Krejci 6.5. All. Donadoni
CAGLIARI: Storari 4.5 – Isla 4.5, Salamon 6.5, Bruno Alves 6.5, Murru 5 (67′ Tachtsidis 5.5) – Padoin 7, Di Gennaro 6.5, Ionita 6 – Barella 5 (55′ Rafael 6.5), Borriello 6, Sau 4.5 (73′ Farias 6.5). All. Restelli 
ARBITRO: Abisso 6.5 di Palermo
RETI: 23′ Verdi; 74′ Di Francesco; 83′ Bruno Alves.
NOTE: recupero 2′ e 5′. Serio infortunio al 90′ a Ionita, portato in ospedale per una sospetta frattura di una tibia. A metà dei due tempi l’arbitro Abisso ha ordinato la sosta tecnica per il caldo.

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Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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