IL DOMANDONE – Che voto dare al mercato del Napoli? Le valutazioni reparto per reparto…
Vincenzo Letizia (PianetAzzurro) – Questa squadra con Higuain, per me, sarebbe stata da scudetto. Purtroppo, senza il centravanti più forte del mondo non sostituito adeguatamente da un fuoriclasse, il mercato del Napoli alla fine è poco più che sufficiente. Voti ai reparti: difesa 6,5 (manca il terzino ambidestro e avrei preso Sportiello); centrocampo 7,5 (manca fisicità); attacco 5,5 (lo ho spiegato sopra). Come al solito il valore aggiunto sarà, nel bene o nel male, Sarri.
Roberto BECCANTINI (La Stampa) – Premesso che ho letto voti “incredibili” sui mercati delle grandi squadre, Juventus compresa, al Napoli do 7. Ha preso cognomi, non nomi, ha allargato la rosa. Diciotto non bastarono a fare il colpo di stato, oggi sono di più. Lei mi parla di reparti, quando a Coverciano suggeriscono di parlare di fasi. Fase difensiva. Fase di centrocampo. Fase d’attacco. Nel dettaglio, comunque. Difesa 6, centrocampo 8, uno dei più forti del campionato, attacco 7. Poi, è chiaro, se Milik esplode e Mertens tiene questi ritmi e Insigne offre il suo contributo, be’, in questo caso si sale ulteriormente. Occhio alla Champions. Non è “detraibile” come l’Europa League. Qui, soprattutto, si parrà la nobilitate di Sarri.
Maurizio NICITA (Gazzetta dello Sport) – Voto complessivo 8. Dal momento che la partenza di Higuain era inevitabile (per il futuro clausole valide solo per l’estero, please) difficile fare di meglio, almeno sulla carta. Soddisfatto dell’arrivo di Giaccherini uno che può risultare decisivo in più ruoli. Difesa 7 bene Maksimovic, ma un esterno destro serviva per completare la rosa (anche se Giaccherini all’occorrenza…) Centrocampo 10 Se il Napoli imparasse a comunicare potrebbe valorizzare le eccellenti scelte fatte, da ipoteca per il futuro. Diawara va solo gestito fuori dal campo ma è già fortissimo. Applausi anche per Rog e Zielinski, difficile far meglio se aggiungiamo anche Giaccherini Attacco 8 Milik l’avessero preso altri club sarebbe stato descritto come un fenomeno, ma al Napoli comunicare è un problema e allora Arcadio ci pensa già da sé. Personalmente stimo tantissimo Gabbiadini: se si abituerà mentalmente ad accettare un turn over col polacco può diventare devastante. Sugli esterni c’è solo eccellenza.
Antonio GIORDANO (Corriere dello Sport) – 8. Difesa rinforzata e in grado di fronteggiare l’emergenza che arriverà a gennaio; centrocampo rinfrscato da tre giovani di assoluta qualità, che però vanno verificati; attacco indebolito dalla partenza di uno dei più forti centravanti del mondo.
Umberto CHIARIELLO (Canale 21) – Portieri: 6,5 perché credo molto in Sepe, che ha forza esplosiva, piedi buoni e personalità, ma avrei voluto che un capitale come Rafael non fosse svilito così e comunque il mio preferito resta Sportiello dietro il Pepe in cui continuò a credere. Esterni bassi: 5 Invariati. Si doveva fare di più. Considerando che l’algerino partirà a gennaio per la Coppa d’Africa e Maggio è a fine corsa, resto estimatore di Strinic e considero l’albanese tra i più forti in circolazione nel ruolo. Centrali di difesa: 9 Avrei dato 10 se non fosse per le condizioni fisiche di Tonelli di cui lo staff medico non si è accorto. Preso il top tra i difensori a guardare almeno al prezzo, e soprattutto resistito ad ogni tentazione per i due titolari e non era facile. Centrocampo: 10 La meglio gioventù europea e di formazione italiana. Punto.
Esterni d’attacco: 8 Confermati tutti i big, basta questo per il voto alto. E arrivano a dare una mano R.Insigne e Giaccherini, uno talentino l’altro preziosissimo. Attaccanti centrali: 7 Milik è un crac di mercato, anche se non è il Pipita, ma nessuno lo è. Si poteva fare di più per avere 10: il Matador. Ma io credo comunque nelle qualità di Gabbiadini anche se non è un centrale puro. Voto totale al Mercato del Napoli: 7,5 con un rimpianto acuto del Matador che ho visto dappertutto (un incubo praticamente: o un sogno?).
Paolo DEL GENIO (Radio Kiss Kiss Napoli) – Direi 7. Difesa bene, centrocampo ottimo, per l’attacco speravo in una nuova prima punta.
Gianluca MONTI (Gazzetta dello Sport) – Voto 7,5.
Difesa numericamente completa e qualitativamente migliore, a gennaio servirà un esterno in grado di giocare sulle due fasce
Centrocampo giovane e con tante alternative tattiche, manca un regista di riserva ma non è detto che sia un male perché può stimolare la fantasia di Sarri
Attacco meno forte senza Higuain, Milik avrà tanta responsabilità ma ha pure tanta tecnica. Gestita male la vicenda Gabbiadini.
Lucio PENGUE (Radio Kiss Kiss Napoli) – 7.5 Non sono tanto bravo a dare i voti, ma ritengo che il Napoli perdendo Higuain aveva due strade, o andare incontro al nome altisonante o puntellare la rosa con giocatori di prospettiva. La società ha scelto la seconda strada e secondo me ha fatto bene. Portieri: Reina non si discute e rispetto allo scorso anno Sepe secondo me è più affidabile di Gabriel. Difesa: Maksimovic mi piace molto e spero che entri subito in forma. Rebus Tonelli, se stesse bene fisicamente sarebbe il sostituto ideale di Koulibaly quando partirà per la Coppa d’Africa. Centrocampo: Zielinski, Diawara e Rog non sono panchinari, ma presto diventeranno cotitolari. Milik riuscirà a far dimenticare Higuain? Difficile, ma alle sue spalle c’è Gabbiadini che merita un’altra chanche. Giaccherini jolly sempre utile e prezioso.
Rosario PASTORE (Gazzetta dello Sport) – Darei la sufficienza, un bel 6 pieno.
Difesa; con tutto l’affetto che noi napoletani nutriamo per Reina, penso che sarebbe stato necessario trovare un buon portiere (Sportiello forse l’ideale). Lo spagnolo ha un buon piazzamento, ha carisma, dà sicurezza al rerparto, purtroppo non fa mai un miracolo e spero che si sia capito cosa voglio dire. L’arrivo di Maksimovic, pur pagato una cifra blu, del tutto esagerata, darà una maggiore sicurezza al reparto e costituirà un’ottima alternativa ad uno dei due centrali, indifferentemente Albiol o Koulibaly. Ma, all’occorrenza, potrebbe anche sostituire Goulham.
Centrocampo: il reparto che fa sorridere di più. Un bel po’ di rinforzi, Zielinski in testa (attualmente addirittura più efficace di Hamsik, absit iniuria verbis), tutti giovani ed estremamente validi. Personalmente, penso che fosse il settore che aveva bisogno di meno cure, ma, a quanto pare, il club non l’ha pensata allo stesso modo.
Attacco: le dolenti note. La partenza di Higuain si farà sentire, anche se Milik si è presentato molto bene. E’ chiaro che bisognerà vedere alla lunga se il polacco reggerà il peso dell’eredità. E se no, quali le alternative? A me piace Gabbiadini che, però, checché ne dica il tecnico, non mi pare rientri nell’impostazione tattica del Napoli. A meno che Sarri non cominci (e sarebbe anche ora) a trovare qualche alternativa alla propia impostazione. Sono entusiasta del momento magico di Mertens, però badiamo bene a non mortificare eccessivamente Insigne, che ha commesso i suoi bravi errori diplomatici, forse anche perché consigliato male, ma resta un grosso capitale del Napoli. Callejon mi sembra un pochino appannato, ma lo spagnolo ci ha abituato a questi periodi meno brillanti, da cui è uscito sempre alla grande.
Italo CUCCI (RAI) – 10. Squadra completa. Ora tocca a Sarri.
Michele SIBILLA ( Radio Punto Zero) – Dare giudizi sul mercato è l’impegno più gravoso per chi fa il nostro mestiere. Sulla carta è molto facile dire chi è stato il più bravo, salvo essere smentiti, sistematicamente, dal campo.
Comunque, a questo impegno non mi sottraggo, anzi, lo faccio con piacere.
Lo dico subito, il mercato del Napoli mi è piaciuto e merita un 8 pieno, se fosse arrivato il grande bomber, poi, sarebbe stato da 10.
Per la prima volta c’è una strategia e credo che la mano di Giuntoli si cominci a vedere, nonostante sia costretto a lavorare, sempre, con il freno a mano, a causa delle strategie finanziarie della società.
Passando ai singoli reparti, in difesa, forse, manca un esterno capace di giocare sia a destra che a sinistra, mentre la scelta del portiere, credo sia di buon senso. Puntare su Sepe, sulla sua voglia di rivalsa, credo sia giusto, soprattutto se si è stati chiari sulla gerarchia da rispettare. L’ex viola, inoltre, potrà ancora migliorare con un maestro come Reina. Resta l’incognita Tonelli: se recuperato è una certezza, ma non ho motivi per immaginare il contrario, considerata la straordinaria bravura del dottor De Nicola e del suo staff.
A centrocampo, senza dubbio, sono state fatte le cose migliori. Con la linea dei titolari intatta, l’arrivo di tre giovani di talento e di prospettiva come Rog, Diawara e Zielinski, questi ultimi due già protagonisti in Serie A, allunga notevolmente la panchina a disposizione di Maurizio Sarri, per il reparto che nella scorsa stagione, è venuto meno nel momento cruciale. Ai tre giovani, poi, va aggiunto Giaccherini, il classico giocatore buono per tutte le stagioni che darà al tecnico, sostanza e alternative ideali.
L’unico dubbio vero è l’attacco. Dopo l’addio, doloroso, di Higuain, due erano le alternative: puntare gran parte delle fiches sul nome sicuro o invertire la rotta e ripartire daccapo. Dopo aver cercato, inutilmente, Icardi, si è scelta decisamente la seconda strada, andando a pescare, però, tra il meglio che c’era a disposizione. Milik ha dalla sua età e voglia di imporsi e le prime “avvisaglie” fanno ben sperare. Il secondo gol nella partita con il Milan è da attaccante vero. Il rinnovo di Gabbiadini, invece, si spera sortisca gli effetti sperati, soprattutto sul morale del giocatore, che però dovrà metterci del suo per inserirsi meglio nel calcio di Sarri. Callejon, Insigne e Mertens, ma anche Giaccherini, alla bisogna, sono garanzie assolute.
Per finire, molto dipenderà da Maurizio Sarri che, personalmente, ritengo sia la garanzia della buona riuscita della stagione. Se il tecnico saprà sfruttare al meglio le alternative che ha a disposizione, la squadra, pur perdendo il suo migliore e più efficace punto di riferimento, paradossalmente, potrebbe trovare maggiore continuità e imprevedibilità, senza cali di tensione e di efficacia. Senza dimenticare che, stavolta, se tutto procede bene, a gennaio davvero si potrà andare alla ricerca del particolare e non dell’uomo del destino, che, puntualmente, non è stato mai trovato.
Liberato FERRARA (Cronache di Napoli) – Voto 8 (che tiene conto solo dei movimenti fatti, e non delle potenzialità inespresse per colpa della presidenza).
La difesa titolare è la stessa dello scorso anno, con pregi e difetti, soprattutto con una lacuna enorme sulla fascia sinistra. Ghoulam è l’anello debole della squadra, a prescindere dal fatto che per tre mesi non ci sarà
Centrocampo: gli stessi titolari, ma finalmente ci sono alternative adeguate.
Attacco: via Higuain chiunque sarebbe arrivato non avrebbe potuto ripetere quello che ha fatto il Pipita (non lo avrebbe fatto neanche Higuain stesso). Atteso che gli altri sono adeguati, tutto dipende da Milik: se fa bene lui sarà una stagione positiva, altrimenti sarà una delusione.
La nota stonata viene dal fatto che è stato fatto lo stesso mercato che si sarebbe fatto in caso di conferma di Higuain. Sono stati spesi i soldi messi in conto in precedenza: non sono stati investiti i danari arrivati dalla cessione del Pipita (Milik sarebbe arrivato lo stesso, sarebbe stato venduto Gabbiadini).
Roberto ESSE (Radio Club 91) – Si chiude un mercato per il Napoli al limite della sufficienza. La clamorosa perdita di un pezzo da novanta in attacco non è stata compensata in alcun modo. Paradossalmente però la rosa rispetto all’anno scorso è meglio equilibrata. Nessun nome in grado di fare sognare i tifosi si è aggregato al gruppo di Sarri. Reparto arretrato sempre sguarnito ovvero senza una valida alternativa a Pepe Reina. Centrocampo rinfoltito da Maksimovic che può coprire più ruoli anche da esterno destro. Attacco nettamente più debole, Gabbiadini non basta e a prescindere dal numero di gol delle prime giornate di campionato questo deficit verrà purtroppo fuori alla distanza.
Angelo POMPAMEO (Julie Italia) – Difesa 8. Con l’arrivo di maximovic e presto l’utilizzo di Tonelli, con chiriches, albiol ghoulam e strinic e koulibaly e Maggio magari per la coppa Italia, siamo a posto. centrocampo 9 Il reparto più attrezzato per me. In attacco se si integra Milik nei meccanismi di gioco siamo a Cavallo. È’ un Napoli da primi tre posti.
Antonello GALLO (Telecapri) – Il mio voto del mercato è 7, poiché ho forti riserve nell’assegnare troppe aspettative a giovani quindi esistono incognite possibili. Poi credo che in difesa bisognava salvaguardare le fasce dove le alternative sono relative. A centrocampo c’è materiale, ma solo Sarri potrà dare amalgama valido. in attacco ho perplessità, certe scelte non mi convincono.