Sampdoria, Giampaolo sfida il suo passato: ”Il nostro obiettivo è divertire”
Marco Giampaolo (lapresse) NAPOLI – Conoscenza. E’ la parola che usa più spesso Giampaolo, nuovo tecnico della Sampdoria, alla vigilia del debutto in campionato con l’Empoli. Conoscenza, delle sue idee, dei suoi schemi, della sua interpretazione del calcio, qualità che spera di aver già trapiantato nel gruppo dopo un mese e mezzo di lavoro, ma che giocoforza potrà solo che migliorare nel corso della stagione. “All’esordio arriviamo pronti – afferma l’allenatore – ma è chiaro che non possiamo ancora essere al top. Mi auguro ci si possa arrivare presto, sperando tuttavia che quanto appreso sinora sia sufficiente per fare risultato contro una squadra che invece ha nella conoscenza il suo punto di forza. Loro sono assieme da molti anni, Martusciello è il figlio di Sarri, un’ideale continuità delle sue idee e anche delle mie, visto che abbiamo lavorato benissimo fianco a fianco. Sostenere che possa pagare l’inesperienza, perché è al debutto in serie A, non ha senso. Mi aspetto un Empoli che gioca a memoria e contro cui dovremo fare grande attenzione”.
La cosa curiosa che la squadra toscana sino a qualche mese fa era la sua creatura. Per uno strano scherzo del destino, definizione di Giampaolo, il calendario ha subito messo di fronte il tecnico al suo recente passato. Impossibile non avvicinarsi alla sfida con emozione. “Ci sarà, mi sono trovato benissimo in Toscana e devo molto ad una società che mi ha permesso di tornare in serie A. Rispetto e riconoscenza ci saranno sempre, l’emozione invece deve passare in fretta. Dovrò essere bravo a spazzarla via, perché durante la gara ci sarà bisogno di grande lucidità”.
Teme questa prima partita, ma ha anche fiducia nella Sampdoria costruita in estate. “Mi conforta il fatto che abbiamo disputato amichevoli molto impegnative, non solo Barcellona, ma anche Malaga e Chievo, e che il gruppo sia sempre stato dentro la gara, senza mai tirare indietro la gamba. Vuol dire che l’approccio è quello giusto, che i giocatori hanno fame e voglia e che sono pronti ad onorare la maglia e a disputare una buona stagione. Come squadra non ci poniamo obiettivi, se non quello di divertire la gente. Consapevoli che dalla prestazione nasce sempre il risultato”.
Il mercato lo ha soddisfatto. “Tutte le cessioni sono state da me avallate. Con Castan ho parlato a lungo e lui ha preferito andare via. Sono arrivati giovani molto interessanti e motivati. Praet? Con quello che lo abbiamo pagato deve essere bravo per forza. Io l’ho visto al video, ma per un giudizio aspetto di conoscerlo di persona e di allenarlo. Credo che faremo ancora qualcosa, in special modo nel reparto difensivo. Ma non è il momento di parlarne adesso, ora dobbiamo pensare solo all’Empoli”.
A livello di formazione Giampaolo fa capire di non voler ancora schierare gli ultimi arrivati, Dodò e Bruno Fernandes, “hanno troppi pochi allenamenti con me”. Pure Cigarini, destinato a diventare il faro del centrocampo, per ora è indietro e inizierà in panchina. La vera emergenza comunque, data anche la squalifica di Skriniar, è in difesa, dove Giampaolo ha qualche dubbio su chi occuperà la fascia sinistra. Partito De Silvestri, a destra dovrebbe agire Sala, ma non è detto che il giocatore non rimanga sulla corsia mancina, con inserimento sull’altra fascia del diciottenne Pedro Pereira. Questo perché Pavlovic, arrivato dal Frosinone, è reduce da un precampionato travagliato. Sarebbe il principale candidato alla fascia sinistra, ma non ha l’intera partita sulle gambe e Giampaolo potrebbe inserirlo a gara in corso. Scontato invece il centrocampo, con Barreto, Torreira e Linetty, e il trequartista, Alvarez. Davanti la coppia titolare è Muriel e Quagliarella. Quest’ultimo però ha preso una botta durante la rifinitura. Non preoccupa. Ma non dovesse farcela, è pronto Budimir.
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Fonte: Repubblica