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Juventus: Marchisio in ritardo, ma niente allarme. Mercato, in arrivo Pjanic

TORINO – La festa ufficiale per il trentaduesimo tricolore bianconero – “lo scudetto della forza di volontà”, come ha twittato Allegri – si è trasferita dal prato dello Stadium al solito locale notturno che ha ospitato le ultime celebrazioni private della Juventus. I tiratardi? I sudamericani, ça va sans dire: Pereyra, Caceres, Dybala e il baby Vadalà ma non Cuadrado che, scortato da moglie e figlia, si è limitato a una toccata e fuga, al pari di Pogba, Mandzukic, Khedira e Chiellini. 

Nel pomeriggio di festa, tra tanti sorrisi in stereo, si sono comunque notati il muso lungo di Morata, sul quale oltre alla “recompra” del Real Madrid per 30 milioni penderebbe un’offerta del Manchester United da 50 milioni, ma anche l’aria un po’ triste solitaria y final del partente Caceres e soprattutto la vistosa assenza del lungodegente Marchisio, atteso comunque per metà ottobre a dispetto di certe voci allarmistiche circolate nella serata di sabato. A rendere la sua indisponibilità meno pesante, il sempre più probabile arrivo a centrocampo di Pjanic. Raggiunto un accordo di massima con il 26enne bosniaco, alla Juve non resta che versare alla Roma i 38 milioni della clausola rescissoria. E sperare che la concorrenza – in testa Psg, Real e Bayern – non offra a Pjanic un ingaggio più alto di quello bianconero, oltre alla possibilità di lasciare l’Italia senza rafforzare una cara nemica del club giallorosso.

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“MARCHISIO IN RITARDO, MA IL SUO RIENTRO NON VERRÀ POSTICIPATO” – Tornando al caso-Marchisio, il centrocampista non ha partecipato al festoso dopopartita di Juve-Samp (5-0) per via di alcune complicazioni post intervento di ricostruzione del legamento crociato, come oggi ha confermato il sito internet bianconero: “Claudio Marchisio sta proseguendo il programma riabilitativo presso il centro sportivo di Vinovo. Nel decorso post-operatorio l’infiammazione del ginocchio ha ritardato la prima fase della riabilitazione ed è stato necessario effettuare un lavaggio artroscopico”. Gli imprevisti capitati una decina di giorni dopo l’operazione hanno dunque consigliato al “Principino” di non bissare la prima festa-scudetto, da lui vissuta in stampelle negli spogliatoi di Vinovo. “Claudio è assente giustificato, gli eventuali strapazzi potevano creargli qualche problema. E visto che è nel momento più delicato della rieducazione…”, ha spiegato ieri Allegri. La buona notizia è che, salvo nuove complicazioni, i tempi di recupero non si dilateranno: “La situazione sta gradualmente tornando alla normalità – aggiunge Juventus.com – e lo staff medico conta di rispettare i tempi di recupero agonistici previsti in sei mesi circa”. Il rientro di Marchisio rimane dunque calendarizzato per la metà di ottobre. Intanto domani pomeriggio il centrocampista riapparirà al Salone del Libro di Torino, dove presenterà la sua autobiografia social “Nero su bianco” edita da Mondadori.

CHIELLINI: “UN PENSIERO A MARCHISIO E CACERES” – La buona notizia di uso immediato arriva da Chiellini, che dopo il crash test del Bentegodi ha passato a pieni voti l’esame per la Coppa Italia, abbellendo i suoi 90 minuti più recupero contro la Samp con un eurogol da bomber consumato. “E’ stata una giornata speciale per me: ho festeggiato il mio sesto scudetto, 400 partite con la Juve e un goal per la mia principessa (la figlioletta Nina; ndr) che è venuta per la prima volta allo Stadium”. Ma siccome alla Juve il noi arriva sempre prima dell’io: “Il mio pensiero in questo momento va a due persone – prosegue il vicecapitano Chielini -: Marchisio che non ha potuto festeggiare con noi e soprattutto Caceres che in questi anni ha portato ogni giorno sorrisi, energia e linfa vitale per la squadra, che ha sempre dato anima e corpo per questo gruppo e che purtroppo a fine stagione ci saluterà. Un grande tributo per una persona speciale!”. A stretto giro di web, la festosa replica del “Pelado” Caceres, candidato a passare alla Roma a costo zero perché in scadenza di contratto: “Ti porterò sempre nel mio cuore. Soltanto noi rimarremo nella storia! Sono il primo uruguaiano a vincere cinque campionati di seguito!”.

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Fonte: Repubblica

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