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Delirio Higuain da Euronics-Tufano, ma c’è l’insidia dello United

Mille persone circa, in fila sotto la pioggia. Per Higuain ma non solo. Il Pipita, con Allan e con Mertens, ha onorato l’impegno con uno degli sponsor che affianca il club. A duecento metri dal San Paolo, i tre azzurri hanno tenuto a battesimo lo store Euronics, marchio Tufano, nel nuovo centro commerciale Azzurro. Selfie, autografi, video e tutto quello che in questi casi fa parte del cerimoniale, è stato affrontato con grande disinvoltura dal centravanti argentino, sorridente e disponibile con tutti.Marco, un adolescente, gli ha chiesto: come stai? E al coro chi non salta è juventino, il Pipita e i suoi compagni di squadra hanno accennato a qualche salto. Come a dire: vedi? Non ho niente di grave.

Una famigliola composta da padre, madre e due ragazzini che non superavano i dieci anni, vestiti di azzurro dalla testa ai piedi, hanno quasi implorato il trio: regalateci questo sogno. E Gonzalo, a nome di tutti: il vostro sogno è anche il nostro sogno. Incuriosito Mertens, che s’è divertito a lanciare fogli di carta autografati dalla passatoia sulla quale erano stati sistemati calciatori e fotografi. Quasi spaesato Allan, comunque perfettamente a suo agio quando s’è dovuto far immortalare con i baby tifosi. Cori da stadio, l’invito ripetuto mille volte a battere il Genoa e una supplica perenne, quasi una litania: regalateci lo scudetto. Un’iniezione di entusiasmo, l’ennesimo invito a non mollare, un’attesa che sa di euforia come testimoniano anche gli ottimi dati sulla prevendita: domenica sono previsti sugli spalti del San Paolo almeno cinquantamila spettatori.
Il Pipita comunque sta bene. Smaltita la botta di mercoledì in allenamento, uno scontro fortuito con Regini che aveva allarmato prima l’ex sampdoriano. S’è materializzato alla gente in attesa da oltre un’ora in jeans e felpa bianco verde, era di buon umore e aveva il passo deciso, sciolto. Insomma, la conferma che non c’è niente di preoccupante, è stato un semplice infortunio, di quelli che vengono e poi passano in un giorno. Non ha eseguito esami strumentali, è pronto per domenica, insegue il record dei record dei bomber. Ieri con i fisioterapisti dello staff sanitario si è sottoposto a massaggi e terapie, mercoledì aveva trascorso la serata con i compagni al ristorante Bobò a Pozzuoli, ieri la visita allo sponsor, oggi nuovamente a Castel Volturno per preparare la sfida al Genoa. Una risata, una scrollata di spalle quando un tifoso gli ha sussurrato: mica te ne vai in Inghilterra?

Il giovane fan era bene informato: oltre Manica scrivono che il prossimo anno Gonzalo saluterà Napoli, già scelta la nuova destinazione. Si tratterebbe del Manchester United, che affiderà i propri progetti di rinascita al sapiente Mourinho. Il quale addirittura avrebbe trovato l’accordo con l’attaccante: ingaggio di dieci milioni all’anno. Uno stipendio faraonico, praticamente il doppio di quello che percepisce qui. Ma con una controindicazione non da poco: i «red devils» rischiano nella prossima stagione di restare senza Champions League.Non solo: il fratello manager Nicolas avrebbe benedetto l’operazione su basi che sanno di fantascienza. Oltre cento milioni incasserebbe il Napoli dalla cessione di Higuain e non si capisce perché la somma superi di circa dieci milioni la cifra inserita nella clausola di rescissione. Voci, come tutte quelle che si rincorreranno nelle prossime settimane. Inutile strappare una risposta o una smentita: quello che passa nella mente di Higuain è ciò che gli azzurri hanno in testa. Prima il sogno scudetto, poi tutte le chiacchiere che volete.

ilmattino

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