L’AVVERSARIO – Palermo in caduta libera, contro il Napoli serve l’impresa
La quindicesima posizione occupata nel campionato italiano non permette di dormire sonni tranquilli; i 26 punti ottenuti in 25 giornate dal Palermo, infatti, lasciano presagire una salvezza che potrebbe giungere solo agli sgoccioli di questa stagione. Con un Frosinone che pian piano sta risalendo la china dunque, tutte le squadre sotto quota 30 punti iniziano a sentire il fiato sul collo. Specie chi sta passando delle ultime settimane alquanto tormentate e confusionarie, specie chi ha collezionato solo 2 punti nelle ultime 4 partite. Di chi stiamo parlando? Ovviamente del Palermo di Iachini, prossimo avversario della Roma.
Quando si comincia un’analisi di una squadra bisogna cercare delle informazioni, vedere le partite precedenti, studiare dei dati e carpire delle analogie, degli schemi o delle interpretazioni tattiche ripetute; ma in questo caso non è stato fattibile. Non per pigrizia o incuranza ma semplicemente per l’impossibilità dovuta dalle varie e diverse gestioni tecniche che si sono susseguite nel Palermo Calcio. Infatti in questi 25 match di Serie A si sono succeduti ben 5 allenatori.. Zamparini non è nuovo a licenziamenti in corsa ma anche a eventuali richiami dopo varie partite. Basti pensare che ha collezionato ben 56 tecnici in 29 anni di onorato servizio come Presidente di squadre di calcio.
Ma la situazione più paradossale della ormai trentennale carriera del Presidente friulano è certamente quella che si è verificata negli ultimi 3-4 mesi: prima l’esonero di chi in Serie A li aveva riportati e mantenuti, Iachini, “fatale” fu il successo casalingo contro il Chievo Verona per 1-0, e l’ingaggio di Ballardini, già in precedenza sulla panchina rosanero e autore di vari avvicendamenti. Poi l’allontanamento del tecnico ravennate dopo appena due mesi e al termine del match vinto per 0 a 1 con il Verona al Bentegodi. Ancora una volta la vittoria contro una squadra veneta diede il la al licenziamento, anche se in quel caso fu doveroso allontanare l’ex coach di Cagliari e Lazio, viste le dure e dirette dichiarazioni del Capitano Sorrentino che al triplice fischio finale, dopo una prestazione di assoluto livello, affermava che i 3 punti fossero arrivati senza una guida tecnica che li gestisse e allenasse ma per solo merito della voglia e della determinazione di chi era sceso in campo.
Zamparini quindi, non poteva rimanere impassibile a tali esternazioni e diede il via ad una ulteriore girandola di nomi; con l’alternarsi di Viviani, Tedesco e Bosi, ma questi ultimi due furono una seconda scelta, a causa dell’impedimento legato al mancato possesso del patentino da parte del tecnico contattato per allenare la squadra, ovvero l’argentino Schelotto. Chi per una, chi per due partita e chi per alcuni mesi. In molti hanno guidato la squadra siciliana, ma senza molti risultati.
La macchina era stata costruita per un solo guidatore e finalmente dopo una lunghissima contrattazione, il legittimo proprietario è tornato al volante. Infatti la settimana dopo l’ennesimo scivolone stagionale, Zamparini è tornato sui suoi passi richiamando Iachini. Per poi cacciarlo nuovamente e affidarsi a Walter Novellino. Che caos a Palermo…