Fiorentina: due settimane decisive, tra Europa League e sogno Champions
La qualificazione agli ottavi di Europa League rimane aperta. Merito di un lampo da parte di Federico Bernardeschi che ha illuminato la notte del Franchi, al cospetto di un Tottenham che ha saputo graffiare soltanto dal dischetto con Chadli nel primo tempo. Poi tanto cuore e quella testa di Gonzalo Rodriguez che per un soffio non ha regalato ai tifosi viola una vittoria che avrebbe reso tutto più dolce. Niente di impossibile, sia chiaro. Ma giovedì prossimo la Fiorentina dovrà giocarsi le sue possibilità nel White Hart Lane. E non sarà affatto semplice. “Meritavamo di vincere – dichiara non a caso Paulo Sousa – saremo competivi anche a Londra e vogliamo rendere orgogliosi questa società, questa città e questo Paese”. Insomma, il quinto sigillo stagionale di Bernardeschi vale molto. Anche in vista del ritorno. La sua quarte rete in Europa League è una parabola da apprezzare e da rivedere, deviata da Mason ma attraverso la quale il numero dieci viola esprime tutto il suo talento. E la sua voglia di diventare grande il prima possibile: “Io come Baggio? E’ un idolo – dichiara nel giorno dei 49 anni di Roby – ma lui era un grande e io devo dimostrare ancora molto”. Lasciatemi crescere, in fondo ho soltanto 22 anni, pare scandire tra le righe quel biondino di Carrara.
LA CORSA CHAMPIONS ENTRA NEL VIVO – Che ha reso giustizia a una squadra, quella viola, che è parsa in netta crescita. Dal punto di vista del gioco e della condizione fisica. E che da ieri sera ha ritrovato un perno fisso del centrocampo: Milan Badelj, assente per infortunio da inizio gennaio. Uno spezzone di gara con gli inglesi e ti accorgi che questa squadra non può fare a meno del suo centrale croato. La coppia con Vecino fa tirare un sospiro di sollievo anche a Sousa, che così può concentrarsi soprattutto sui meccanismi in fase offensiva. D’altronde è tutto più semplice quando hai un regista che conosce a memoria i movimenti e gli ingranaggi del gioco viola. Un ritorno fondamentale per la corsa al terzo posto in classifica, che domenica (ore 15) a Bergamo vivrà una delle giornate più importanti della stagione. Una gara incastonata tra i sedicesimi di Europa League e le due super sfide contro Napoli e Roma in campionato. Dove si deciderà molto, se non tutto, degli obiettivi da raggiungere. La Champions rimane il sogno per eccellenza di una stagione che fin qui ha regalato molte gioie (e qualche malumore). Ma in ogni caso Sousa dovrà guardarsi alle spalle: Roma, Inter e Milan resteranno in corsa fino all’ultima giornata.
SEPE SI SFOGA: “FINITA LA MIA AVVENTURA IN VIOLA” – In questo clima elettrizzante esplode un nuovo caso, relativo a Luigi Sepe. Il secondo portiere della Fiorentina, in prestito oneroso dal Napoli e che solitamente è stato impiegato da Sousa nelle gare di coppa, è rimasto in panchina nella sfida contro il Tottenham. E sul social instagram ha pubblicato una lettera da retrogusto molto amaro: “Oggi finisce la mia avventura alla Fiorentina, non contrattuale perché ci sono altri tre mesi, ma morale!”.