LE ALTRE DI A

Buffon, compleanno tra i pali: ora il Mondiale per essere il migliore di sempre

TORINO – “Auguri leggenda”, scrive il sito internet bianconero nel giorno in cui Gigi Buffon compie 38 anni, di cui ben 15 trascorsi in bianconero. Inevitabile l’hashtag #augur1gigi, così come le felicitazioni twittate da molti suoi compagni di squadra, dalla Uefa, dal Coni, dalla Nazionale e dall’ex Ct Lippi. Inevitabili anche le testimonianze d’affetto di quei tifosi juventini che questa mattina lo hanno accolto fuori dai cancelli di Vinovo, intabarrato in un cappottone grigio con cappello da pittore francese, lunga sciarpa al collo e occhialoni neri. Il mondo del calcio celebra il capitano bianconero e azzurro. Qualcosa in più di un fuoriclasse: Buffon è un campione senza tempo. Il più forte portiere di sempre? Forse sì, lo ha fatto intendere una volta anche lui: “Sono il migliore del mondo? La mia carriera dice più di mille parole. Se dicessi di no sarei bugiardo. E anche un po’ stupido”.

FINO A 40 ANNI, COME ZOFF – Nel 2007 Buffon diceva che si sarebbe mantenuto ad alti livelli fino ai 35 anni, ma è andato ben oltre. Recentemente ha ribadito di voler giocare fino ai 40, come il grande Zoff: smetterà dopo il suo sesto mondiale (come lui nessuno mai: Matthäus e Carbajal si sono fermati a cinque). Con la speranza di conquistare la Champions League e il Pallone d’Oro, ovvero gli unici trofei mancanti nel suo sconfinato palmarès: 6 scudetti, 2 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, una Coppa Uefa e il Mondiale del 2006. Buffon vuole soprattutto la coppa dalle grandi orecchie, la sua dolce ossessione soltanto sfiorata nel 2003 a Manchester e nel 2015 a Berlino: “Non sarei sorpreso se riuscissi a vincerla prima di finire la carriera. Quando si lavora seriamente, la vita ti ripaga. Per cui penso che ce la farò, e se poi non succederà amen”, disse non più tardi di un anno fa.


ALTA FEDELTÀ BIANCONERA – Le grandi ambizioni e i buoni propositi di SuperGigi vanno a braccetto con la sua juventinità, riaffermata accompagnando la Signora prima negli inferi della Serie B, poi sul tetto (o quasi) d’Europa e adesso fuori dalle secche di una crisi che poteva essere epocale. Già, se Dybala ha sequestrato la fase offensiva della squadra, come ha detto lo stesso Buffon, il portierone ha rivitalizzato una Signora sull’orlo di una crisi di nervi. Come? Suonando la carica dopo il ko di Sassuolo e vellicando l’orgoglio dei compagni, “perché a 38 anni non ho voglia di fare figure da pellegrini”. Chiesto e ottenuto quel “filotto da Juve” necessario per risistemare una classifica bollata dal presidente Agnelli come “inaccettabile”, il capitano bianconero ha avuto un ruolo fondamentale anche nel recupero psicologico di Morata. Ritrovato il gusto del gol dopo 1.040 minuti (115 giorni) di digiuno, lo spagnolo ha deciso di servirselo subito doppio in Coppa Italia contro l’Inter: “Gigi mi ha parlato tanto, mi ha detto di smetterla di piangermi addosso e di dimostrare chi sono – ha detto ieri Morata -. E’ un grande uomo, una grande leggenda”.

ASAMOAH E MANDZUKIC KO – Intanto la Juve è tornata al lavoro dopo l’ennesima vittoria: il 3-0 rifilato ieri all’Inter nella semifinale di andata di Coppa Italia basta e avanza per ipotecare l’accesso alla finalissima. Immancabile il solito tweet notturno di Massimiliano Allegri: “Volevo incoscienza, i ragazzi hanno messo anche intelligenza e concretezza! Il nostro viaggio deve continuare con questo bagaglio”. Alla seduta di questa mattina non hanno preso parte Asamoah e Manzdukic, che nel corso del derby d’Italia hanno accusato dei problemi rispettivamente alla coscia destra e al polpaccio sinistro. Le loro condizioni verranno valutate domani, ma c’è una certa preoccupazione per l’attaccante croato, reduce da un identico guaio muscolare. I due sono ovviamente in forte dubbio per il pranzo di domenica a Verona, sponda Chievo (arbitra Doveri), quando la Juve non avrà lo squalificato Evra ma potrà schierare a centrocampo un Khedira riposato e in attacco un Morata ritrovato. Intanto la testata brasiliana Globoesporte rivela che la Juve si è praticamente assicurata il “nuovo Marcelo, l’esterno sinistro classe 1998 Rogerio (Internacional), inseguito anche da Psg e Manchester City. Il calciatore, atteso nelle prossime ore a Torino per sostenere le visite mediche, verrà girato in prestito al Sassuolo fino al termine della stagione. 
 

juventus

serie A
Protagonisti:
gianluigi buffon

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui