Roma, Garcia non fa più sconti: fatica e doppie sedute
ROMA – La Roma si ritrova. Ma non al completo. L’appuntamento era fissato per le 14.45, non per tutti però. All’appello mancavano i tre africani e tre brasiliani: Gervinho e Maicon, Salah e Castan, Keita e Emerson Palmieri. Ferie più lunghe di un giorno per i sei “ritardatari”, a cui la Roma aveva concesso 24 ore in più visto il lungo viaggio di ritorno. Per questo motivo, dopo il consueto rito della bilancia, che ha evidenziato per un paio di calciatori condizioni non proprio esaltanti, la squadra è andata direttamente in campo.
Nemmeno lo straccio di una chiacchierata, dopo 9 giorni senza vedersi: Garcia, che però qualcosa da dire alla squadra ce l’ha., ha deciso di aspettare. Di aspettare che il gruppo sia al completo: vorrebbe far capire che da questo momento pretende di voltare pagina, che non tollererà più nulla e pretenderà sempre ritmi altissimi. Il primo segnale, per tutti, le tre sessioni doppie di allenamento nei primi 5 giorni di lavoro. Come a dire chiaramente che sconti e premi non ne concederà più. In fondo, da qui in poi, ogni partita rischia di giocarsi la panchina. Sa già Garcia che a giugno le strade sue e della Roma si separeranno, senza nemmeno troppi rimpianti reciproci. Ma da qui a quel giorno intende giocare il tutto per tutto. I 4 punti di ritardo dalla vetta, in fondo, dicono chiaramente che se la squadra tornasse quella di ottobre al titolo si potrebbe continuare a credere.
as roma
- Protagonisti:
- Rudi Garcia