Corsa, testa, dieta e gioco offensivo: Higuain ora è diventato devastante
«Ho vissuto una notte magica grazie a tutti i tifosi e ai compagni. Tutti uniti siamo più forti. Avanti così. Forza Napoli!», il tweet di ieri di Gonzalo Higuain, ancora pazzo di gioia per l’impresa al San Paolo sull’Inter e il primo posto in classifica. Una gioia festeggiata a lungo sotto la curva B cantando e ritmando con il battito delle mani il coro dei tifosi diventato ormai una piacevolissima abitudine di fine-partita a Fuorigrotta.
Un altro Gonzalo, molto più, forte, esplosivo, convinto, sereno, reattivo rispetto ai primi due anni napoletani. Un miglioramento esponenziale dal punto di vista atletico e delle motivazioni che è andato di pari passo con la crescita del suo rendimento anche dal punto di vista tecnico-tattico. Il patto di Dimaro. Sarri è stato formidabile già dal primo giorno di ritiro ad entrare nella testa del campione: lo ha motivato, caricato, pungolato. Lo ha messo al centro del progetto, rivendicandogli la sua leadership tecnica, ma nello stesso tempo dandogli dei suggerimenti per migliorare.
Lo ha invitato a battere la pigrizia e a convincersi ancora di più dei propri mezzi per trasformarsi da campione a uno dei fuoriclasse più forti al mondo e ora ha alzato ancora più l’asticella ponendogli come obiettivo il pallone d’oro. Il segreto sta nel rapporto schietto, diretto: il Pipita è rimasto stregato soprattutto dall’umiltà del nuovo allenatore azzurro. Svolta tecnica Decisivo è stato anche l’invito del tecnico all’argentino di divertirsi e Gonzalo con questo nuovo calcio si diverte: è molto più nel vivo del gioco, ha un numero maggiore di occasioni, deve coprire uno spazio minore di campo per recuperare palla in fase di non possesso.
Con la nuova idea di gioco di Sarri è più coinvolto dai compagni, tocca un numero superiore di palloni e può sfruttare al massimo la sua tecnica per gli uno-due continui con i compagni e il fraseggio stretto, visto che il baricentro della squadra si mantiene più alto. Crescita atletica. Decisiva è stata la sua crescita atletica, adesso Gonzalo è più veloce e abbina alla potenza che ha sempre avuto nel suo repertorio il cambio di passo decisivo. L’effetto della preparazione estiva a Dimaro, quella del nuovo preparatore atletico Sinatti, un vero e proprio mago che lavora in simbiosi con Sarri già da anni.
ilmattino