Rugani è il jolly di mercato
Chissà se si tratta di un primato o qualcosa di simile, perché quando pensi a Daniele Rugani e alla sua voglia pazzesca di abbracciare il mondo bianconero l’estate scorsa, diventa difficile spiegarsi i motivi di un utilizzo così ridotto. Sei minuti contati – recupero compreso – risalenti al 30 settembre, finale di Juventus-Siviglia, seconda giornata del girone di Champions: poi più nulla, se non il calcolo delle panchine accumulate. E confidando nel fatto che non debba presto dotarsi di un pallottoliere, il ragazzo può solo scalpitare, nell’attesa del debutto da titolare. Senza montare alcuna polemica, per carità, anche perché il momento, anzi il periodo è particolarmente delicato eMassimiliano Allegri non se la sente di escludere un elemento del trio che ha portato quattro Coppe dello scudetto consecutive al Museum. Sul web, ad ogni modo, il dubbio s’insinua: considerato che davanti a Gigi Buffon qualche crepa comincia a intravvedersi, non sarebbe il caso di “scommettere” sulla freschezza del talento di origini lucchesi? (…)
C’E’ LA FILA – Rugani attende il proprio turno. Magari arriverà ad Empoli, dove consumava chilometri in bicicletta per arrivare prima dei compagni al campo d’allenamento e se ne tornava a casa tra gli ultimi della compagnia. Anche se sui social c’è chi ritiene che schierarlo domenica rappresenterebbe una presa in giro, una specie di “contentino”, tanto dopo la sosta si ricomincerà con il solito tran tran. Dietro il giovanotto, nel frattempo, si delinea una fila di club pronti ad ingaggiarlo, se non fosse che la Juventus non ci sente, o comunque non ha fretta. Perché perdere per strada un capitale costato 4,5 milioni e blindato fino al 2020 non sarebbe operazione lungimirante. Con buona pace di chi busserà ancora (Napoli: Maurizio Sarrispinge per riaverlo e Hamsik resta sotto osservazione dei bianconeri), Fiorentina (che ha fatto un sondaggio, al pari della Lazio), Sampdoria (che lo prenderebbe in prestito, tanto più col blucerchiato Roberto Soriano nell’orbita juventina), Arsenal e Manchester United (pronte a riprovarci a gennaio). Chissà se durante la sosta ci sarà tempo per un summit tra la società e l’entourage del giocatore. A dicembre, al massimo, le parti si riaggiorneranno.
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