Nunzia Marciano: “Napoli, l’amaro in bocca è segno di sete di vittoria”
La giornalista Nunzia Marciano ha rilasciato a napolimagazine.it le seguenti osservazioni riguardanti la partita Genoa – Napoli: Doveri arbitra Genoa-Napoli e non concede un rigore netto. La Roma contro l’Inter ha perso. Doveri è romano. Chiariamo: esistono le coincidenze e si fa per dire, anche perché ne’ il Napoli nè i suoi tifosi sono solito nascondersi dietro arbitraggi mediocri e occasioni da gol non concesse. Ma è pur vero che gli episodi cambiano le partite e di certo un rigore questa l’avrebbe certamente e meritatamente cambiata. Ma se il pareggio della gara del gemellaggio a reti inviolate è frutto certo di un Doveri poco avvezzo ad usare il fischietto, bisogna render conto anche di tanti, troppi quasi-gol dei nostri: dal Pipita a Lorenzo, da Dries al Capitano, sino a Manolo. A tirare s’è tirato, peccato non aver centrato lo specchio di una porta troppo piccola per il Napoli. Ma un pareggio non è certo una sconfitta su un terreno difficile come quello genovese e il Napoli la sua partita se l’è giocata. Contro il Genoa, il gol sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una buona prestazione della squadra, di un’ottima difesa, di un preciso centrocampo e di un buon attacco. Da un lato vien da dire che peccato, per gli azzurri che avrebbero potuto dividere l’Olimpo della vetta con Fiorentina e Inter, davanti alla Roma. Dall’altro è chiaro che un pareggio del genere non compromette davvero nulla, anzi. E anzi, guai a parlare di arretramenti o passi falsi. Parafrasando il fu Rafè (nessuna nostalgia, solo un Amarcord), uno 0-0 a Genova, ci può stare. E nessuno ne faccia un dramma. Mister Sarri può contare su un’ottima squadra e nulla deve farcene dubitare. Certo, abituarsi a vincere è facile e bello, dover gestire solo un pareggio, lo è molto meno. Ma in fondo se lo si guarda in assoluto ci sta davvero tutto. Il problema è se lo si guarda rispetto alle belle vittorie degli azzurri. È che, in definitiva, siamo abituati a vincere e un pareggio ora sta un pochino stretto. Ma vivaddio che è così! Perché significa che davvero questo Napoli fa sognare e l’amaro in bocca è segno di sete di vittoria. Gli 11 e passa leoni, Albiol ne porta la bandiera, ci sono eccome. E non riuscire a metterla dentro in fondo è stato se vogliamo anche un atto di umiltà. Si, vediamola cosi. Perché il Napoli vince ed è facile esultare. Ma, lo ribadiamo, il Napoli è grande anche quando pareggia e va amato anche così. Perché poi saprà farci esultare il doppio quando tornerà in rete e i caffè di questo lunedì li offriremo doppi al prossimo. Il campionato è aperto, il Napoli è in pole position e per gioire c’è tempo e modo. Anche se, ahinoi, è davvero lunedì.
Fonte – napolimagazine.it