200 gol, Higuain già pensa a come festeggiare
La “duecentesima”, che ormai sta arrivando, porta con sé (ovviamente) un’incognita: sarà di destro o di sinistro, con una volée o radendo l’erba e pure l’anima del Palermo? Si scriveHiguain e si attraversa quel variegato bomber d’un uomo senza frontiere, francese di nascita (per caso), argentino di sangue, ormai largamente napoletano d’adozione, un cosmopolita che ha fissa dimora in quei sedici metri eletti a suo habitat naturale daMaurizio Sarri, innamorato folle di un centravanti che non ha limiti: «Diventerà in fretta il più grande del mondo e resterà tale per i successivi cinque anni almeno. Se continua così, tra mesi già ci siamo».
Benvenuti in quest’universo sparso d’un uomo nato per (far) sognare, l’attaccante esplosivo che sa abbattere (eventualmente anche da solo) bunker a prova di mine, l’esteta del football che pensa con la testa e, direbbe Soriano, pure con i piedi, pilotati da un cervello che li orienta e poi li “arma”: (quasi) duecento volteHiguain, cominciando dal River Plate, però passando dal Real Madrid, prima d’atterrare a Napoli, perché ci sono terre e romanzi popolari in cui servono gli eroi.