RASSEGNA STAMPA – Napoli, i campioni dell’87: «Sarri può fare come Bianchi, San Paolo come ai nostri tempi»
Quelli degli scudetti, quelli che sanno come si fa, quelli che il tricolore con il Napoli lo hanno vinto, Bagni e Romano con Bianchi, Fusi e Francini con Bigon, Renica con tutti e due, il primo nell’87’ e il secondo nel 90′. Tante le analogie e le similitudini tra i loro Napoli e questo di Sarri.
Tre in maniera particolare i punti di contatto: la somiglianza tra gli allenatori, l’entusiasmo della piazza e il mix perfetto in squadra tra campioni e gregari. Sarri come Bianchi e Bigon. «Il Napoli di Sarri ha la stessa mentalità di quello di Bianchi: se la gioca in casa e fuori allo stesso modo e con la stessa voglia di vincere ogni partita. Lo spirito è lo stesso, c’è grande personalità e identità di squadra. Bianchi riuscì a trasmetterla in poco tempo e noi riuscimmo a vincere tutto e Sarri sta facendo la stessa cosa», dice Ciccio Romano, il regista del primo scudetto. «Sarri mi divertiva moltissimo con l’Empoli e sta proponendo un calcio spettacolare a Napoli, si vede che i campioni lo stanno seguendo e si sta dimostrando molto abile a tenere unito lo spogliatoio, così come lo fu con noi Bigon: questo è l’aspetto fondamentale per centrare le grandi vittorie, tutti quanti devono remare dalla stessa parte in maniera positiva», racconta Francini, il terzino d’assalto del secondo tricolore. «Sarri è l’allenatore giusto come lo era Bianchi perchè hanno fatto tanta gavetta prima di arrivare a un club importante come il Napoli: due tecnici che conoscono il calcio per tante esperienze dirette di campo, per il tempo che hanno dedicato agli allenamenti, alle tattiche, ai calciatori. Sono simili nella gestione delle vittorie e delle sconfitte, due allenatori, apparentemente freddi e quindi ideali per una piazza passionale come Napoli», spiega Renica.
«Il Napoli attuale ha grandi qualità offensive che sta esaltando al massimo con il nuovo modulo, una potenzialità enorme in attacco come l’avevamo noi. Però sta dimostrando anche grande solidità, grazie alla copertura del centrocampo per certi versi simile al nostro composto da me, Romano e De Napoli. In questo senso direi che il calcio di Sarri e quello di Bianchi presenta sicuramente delle analogie», spiega Salvatore Bagni, il guerriero del primo scudetto. «Il primo punto di contatto tra Sarri e Bigon, l’allenatore del mio Napoli, ma anche con Bianchi, è che sono tre tecnici arrivati a un grande club con il lavoro di campo, per certi versi non conosciutissimi ma che sanno dare un’identità forte alle loro squadre ed è questo il primo presupposto per poter ambire a grandi traguardi», dice Luca Fusi, il mediano prezioso del secondo tricolore.
Il Mattino