AMARCORD – Napoli-Lazio, la ‘vendetta’!
Il campionato offre, alla terza giornata, la sfida che l’anno scorso chiuse il torneo: Napoli-Lazio, e per gli azzurri è stato un epilogo amarissimo. Vittoria dei laziali, 4-2, a loro l’accesso in Champion’s League, al Napoli un pugno di mosche nonché la prospettiva di un brusco ridimensionamento. Benitez aveva già le valigie pronte così come alcuni giocatori che peraltro consideravano già sfumato l’obiettivo malgrado la sconfitta della Lazio nel derby del turno precedente avesse restituito al Napoli un 33% di possibilità.
Biancocelesti al San Paolo con tre punti in più in classifica e con due risultati su tre a favore; azzurri costretti a vincere per raggiungerli e accedere ai preliminari in virtù del successo, 0-1, dell’andata firmato da Higuaìn.
Sembrava tutto finito già all’intervallo con la Lazio avanti 2-0 su un Napoli che pure non aveva giocato male: prima marcatura, un gran tiro da fuori di Parolo al 33°, raddoppio in contropiede di Candreva nel recupero mentre, sullo 0-0, sempre in contropiede Callejòn aveva fatto la barba al palo. Nella ripresa la Lazio tirò i remi in barca e nel Napoli scattò qualcosa: in meno di dieci minuti una doppietta di Higuaìn riequilibrò la gara.
La Lazio cominciò ad aver paura già sull’1-2: salvataggio sulla linea di De Vrij ed espulsione di Parolo con gli uomini di Benitez che, spinti dal pubblico, sembrarono credere nel miracolo. Ghoulam riequilibrò la gara anche nelle espulsioni prima del fallo di Lulic su Maggio che procurò il rigore del possibile sorpasso: rigore che Higuaìn calciò oltre la traversa. Il rigore fallito spense gli ardori e la difesa tornò ad essere il tallone d’Achille all’ 85° quando Onazi siglò il 3-2 calciando pur tra due difensori prima del definitivo 4-2 di Klose segnato di testa approfittando dell’errore di Albiol saltato completamente fuori tempo.
I biancocelesti non violavano il San Paolo dal 2009 quando vinsero 2-0 con la doppietta di Rocchi.
Napoli-Lazio nella stagione 2010-11 si disputò alle 12.30 e con il raddoppio di Dias al 56°, dopo il vantaggio di Mauri, i giochi sembravano fatti. Ma nel Napoli si scosse e con Dossena e Cavani nel giro di sei minuti arrivò al due pari. Le emozioni non finirono, Lazio ancora avanti con la sfortunata autorete di Aronica, ma Cavani si caricò il ciuccio sulle spalle e su rigore al 80° e con un pallonetto velenoso all’87° ribaltò il risultato dando la vittoria al Napoli. L’uruguagio fu decisivo anche nella stagione successiva; Lazio stesa 3-0 con un’altra delle sue numerose triplette.
Una sola rete ma emozioni ben diverse nel Napoli-Lazio nell’aprile 1990; 1-0, colpo di testa vincente di Baroni che cucì il secondo scudetto sulle maglie azzurre.
Sfida al cardiopalmo anche il 20 gennaio 2008 quando Hamsik portò in vantaggio il Napoli al 5° minuto e poi riequilibrò le sorti siglando il 2-2 al 94°; per la Lazio pari di Ledesma e vantaggio di Pandev. Lazio vittoriosa in rimonta, da 1-2 a 4-2, anche nel 2001 così come nel 1993, sempre 2-1, nella gara che vide l’esordio del croato Alen Boksic. Reti e rimonta, 4-2, stavolta a favore del Napoli nell’ultima edizione del match il 13 aprile 2014. Ospiti avanti con Lulic al 21° e raggiunti da Mertens al 41°. Nella ripresa si scatenò Higuaìn che con una tripletta portò il Napoli sul 4-1 prima della rete di Onazi all’81°.
Un minimo accenno agli Anni’70 quando la Lazio vinse 2-0 a tavolino per colpa dei petardi che misero fuori causa Pighin e Manfredonia e, dulcis in fundo, il 4-0 di Maradona, tutte sue le reti una più bella dell’altra, che quel 24 febbraio 1985 scrisse una pagina gloriosa per il Napoli ma, soprattutto, per il calcio.
Antonio Gagliardi