L’AVVERSARIO – Sampdoria già in forma: occorronoi tre punti per non vivere due settimane di fuoco
Una Sampdoria spumeggiante ha semplicemente distrutto il debuttante Carpi alla prima giornata di campionato. La notizia non sta certo nella vittoria, ma nella facilità con cui la squadra di Zenga ha creato e realizzato tutte le opportunità da rete concesse.
La facilità con cui la squadra blucerchiata ha condotto il gioco nel primo tempo è stata disarmante sotto tutti i punti di vista: chiaramente anche l’avversario ci ha messo del suo e ha faticato non poco a capirci qualcosa nei primi venti minuti ma i meriti della Samp ci sono tutti. In difesa giocate semplici e bilanciate da parte dei centrali, abili nell’iniziare l’azione, e sortite offensive degne di nota firmate dai terzini, Cassani e Regini. A centrocampo ottime le geometrie e il dinamismo di Fernando, coadiuvato benissimo da Barreto. In attacco la qualità di Eder e Muriel, lasciati troppo in condizione di puntare il difensore con campo davanti, assistita da un solido Soriano hanno fatto il resto. Il ritmo di gioco, tambureggiante ed energico, e la voglia di vincere hanno dato grande significanza alla prestazione della Samp che non va però presa come spaccato definitivo sull’attuale stato di forma.
In ogni caso le situazioni pericolose create dal Carpi e i conseguenti gol subiti, che hanno visto in Vaso Regini un punto debole: il terzino sinistro sampdoriano è si bravissimo ad attaccare lo spazio, meno in fase difensiva dove concede qualcosa di troppo: di fatti il primo e il secondo gol del Carpi sono venuti dal suo lato. Ed è stato sempre Regini a causare il rigore del possibile 5-3.
Il Napoli dovrà prestare molta attenzione: la Sampdoria è in condizione migliore, avendo iniziato prima la preparazione per il preliminare di Europa League. E’ da auspicare quanto meno un miglioramento a livello tattico da parte di Sarri: fisicamente, probabilmente, gli azzurri inizieranno a carburare solo dopo la sosta. Le qualità per battere questa Samp ci sono tutte: non vincere, significherebbe vivere due settimane coi fucili puntati…