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L’ennesima ultima occasione. Stavolta Balotelli non può davvero sbagliare

MILANO – Le prime parole sono quelli di un calciatore che ha capito di essere alle prese con l’ultima occasione della carriera. “Non ho tante parole, devo allenarmi, devo lavorare duramente, ho tante motivazioni”, ha detto Mario Balotelli entrando nella clinica dove ha svolto le visite mediche di questa mattina a Milano, primo atto ufficiale del suo ritorno al Milan.

TANTE ULTIME SPIAGGE – Il problema è che l’espressione “ultima occasione della carriera” è già stata usata molte volte con Balotelli. E’ successo in modo sfumato quando andò al City nel 2010 dopo aver lasciato l’Inter al termine di mesi ai margini del gruppo a causa del “metodo Mourinho”: Mario aveva appena 20 anni, ma si era già attirato molte critiche anche se quei mesi erano stati molto travagliati non solo per colpa sua. L’espressione aveva assunto un significato più concreto al momento del trasferimento da Manchester al Milan nel 2013. Ed era già stata usata con toni ultimativi un anno fa quando Mario lasciò il club rossonero per tornare in Inghilterra al Livepool. Quella era già stata definita “l’ultima spiaggia” del centravanti bresciano perché arrivava a due mesi dal fallimento del Mondiale brasiliano, l’evento che avrebbe dovuto lanciare Mario nel firmamento del calcio internazionale e invece si trasformò in un flop colossale, complice il disastroso finale della spedizione azzurra.

TORNA LA STESSA DEFINIZIONE – Adesso torna l’etichetta dell’ultima occasione. A 25 anni Balotelli ne ha già vissute tante di situazioni così. In questi casi la speranza è tutta nella tenacia dell’allenatore di turno. Ora i riflettori sono su Mihajlovic che alla Sampdoria aveva affrontato a muso duro Eto’o, dando prova di non avere timori reverenziali nei confronti delle superstar del pallone. Ora tocca a Balotelli conosciuto all’Inter di Mancini. Sinisa era molto vicino all’allora gioiello della Primavera, diventato protagonista in prima squadra: insieme davano vita a lunghe sessioni di punizioni a Toldo in porta sul campo della Pinetina al termine dell’allenamento. Un modo per far sentire importante il campioncino e sviluppare uno dei suoi fondamentali più formidabili: il tiro della distanza. Ma basterà la tempra di Mihajlovic a redimere Mario? Perché il serbo dovrebbe riuscire là dove ha fallito Mancini al City? O dove non è stata sufficiente l’opportunità offerta da una grande del calcio mondiale come il Liverpool, oltretutto reduce da uno scudetto sfiorato e qualificato in Champions League?

MEDIA GOL PIU’ BASSA DEI CAMPIONI – Balotelli invece ha vissuto la stagione ad Anfield Road nel grigio più totale: appena un gol in Premier, 4 in totale considerando anche le coppe nazionali e internazionali. Una delusione assoluta, l’annata peggiore della carriera. Un percorso che peraltro, dal punto di vista statistico, evidenzia ormai una tendenza chiara. Balotelli non segna mai tantissimo nell’arco di un campionato. Il suo record è rappresentato dai 14 gol col Milan nella Serie A 2013-14. La media più alta invece è relativa ai primi cinque mesi in rossonero: da gennaio a maggio 2013 ben 12 gol in 13 partite (ma 6 erano rigori). Per il resto l’unico altro torneo chiuso in doppia cifra è stata la Premier 2011-12 con 13 centri da attaccante del City. Poi sempre sotto i 10. Mario ha una media complessiva in carriera leggermente superiore a un gol ogni tre partite. Per fare qualche raffronto Ibrahimovic viaggia abbondantemente oltre un gol ogni due partite. L’attuale coppia offensiva del Milan, Bacca e Luiz Adriano, viaggia quasi alla media di una rete ogni due gare. Senza dimenticare che Balotelli non gioca mai tantissimo: in carriera, con la maglia dei club, ha totalizzato una media di 28 presenze a stagione, numerose partendo dalla panchina. I calciatori di alto livello ormai viaggiano intorno alle 35 partite ogni annata, quasi tutte da titolari.

I NUMERI MIGLIORI AL MILAN – Mihajlovic quindi è chiamato a invertire tendenze ben delineate. Con un dato positivo che può confortarlo in questo compito abbastanza complicato: statistiche alla mano, il periodo migliore di Balotelli è stato proprio l’anno e mezzo al Milan. Nonostante questo il club rossonero decise di cederlo. Ma è proprio da lì che adesso hanno deciso di ripartire Balotelli e il Milan con una prospettiva completamente diversa: il Balotelli I era titolare fisso, il Balotelli II invece partirà alle spalle di Luiz Adriano e Bacca. Perché questa è l’ultima delle ultime spiagge per Mario.  
 

milan ac

serie A
Protagonisti:
mario balotelli
Fonte: Repubblica

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